Tutta la mia solidarietÁ a Michele, uomo e amministratore
Non conosco, ovviamente, i particolari della vicenda in cui è stato coinvolto il Sindaco Michele Cereghini. Conosco però Michele.
E conosco la distanza siderale che c’è tra il mondo giudiziario ed il mondo reale.
O, meglio, conosco bene quali sono le modalità attraverso le quali si valutano la qualità di fatti e persone nel mondo reale e so per certo che non sono tenute in alcuna considerazione da chi si occupa delle leggi.
Conosco anche la differenza, purtroppo sempre più profonda, tra Legge e Giustizia:
troppo spesso chi è responsabile di comportamenti ignobili per perseguire il suo proprio interesse non viene nemmeno sfiorato dalla Legge;
chi cerca invece di districarsi tra il groviglio di norme cervellotiche e assurde per perseguire l’interesse generale, viene criminalizzato.
Conosco, senza sentirmi per questo un “complottista”, i colpi bassi che “avversari politici” senza scrupoli non hanno timore a sferrare.
Conosco inoltre i meccanismi sempre più barbari, che regolano ormai da tempo la cosiddetta “informazione” (sbatti il mostro in prima pagina ecc.).
Conosco i pericoli che si corrono nell’esternare le proprie reazioni in merito a vicende come questa il cui esito non posso ancora conoscere.
Conosco il pericolo che corro “reagendo” ascoltando le emozioni più che la razionalità.
Conosco però anche l’enorme pericolo di sbagliare per chi si affida ad una razionalità priva di emozioni e buon senso per giudicare le umane vicende (ma temo che questo sia poco comprensibile a giudici e affini e di qui la distanza tra mondo giudiziario e mondo reale di cui parlavo sopra).
Tutto ciò che conosco e che non conosco, tuttavia, non mi può trattenere dall’inviare tutta la mia solidarietà a Michele, uomo e amministratore, per il quale la mia stima era e rimane grande.
Coraggio Michele, “… passerà anche questa stazione, senza far male…” (F. De Andrè)
Lucio Binelli