LO STATUS DEI GRANDI CARNIVORI IN TRENTINO
LO STATUS DEI GRANDI CARNIVORI IN TRENTINO
ALLO SPAZIO ALPINO DELLA SAT
Incontro di elevato spessore scientifico ieri sera allo lo Spazio Alpino SAT, grazie alla dettagliata relazione di Claudio Groff, coordinatore del Settore Grandi Carnivori del Servizio Foreste e fauna della Provincia Autonoma di Trento. Sono stati illustrati i dati più aggiornati e significativi sulle popolazioni di orso e lupo, con un accenno alla lince, presenti in Trentino e raccolti nel “Rapporto Grandi Carnivori 2018” distribuito ieri ai partecipanti alla serata.
L’iniziativa è nata dal desiderio della SAT di ampliare la consapevolezza dei propri soci e simpatizzanti, riguardo una questione oggi di grande attualità e importanza, tanto sociale, quanto ambientale, fornendoinformazioni corrette, oggettive e aggiornate di cui farsi portavoce.
Un pubblico attento ed interessato è stato messo al corrente del lavoro, frutto di un consolidata e duratura attività di monitoraggio da parte di tecnici competenti e da appassionati, che la Provincia di Trento sta portando avanti per la conoscenza e la gestione di questi animali. Il quadro che emerge è quello di una popolazione di lupo in rapida crescita ed espansione, un’evoluzione ben più dinamica di quella della popolazione di orso, che comunque registra una leggera crescita.
Una situazione dalla quale emerge chiaramente come gli sforzi di conservazione debbano concentrarsi maggiormente sull’orso, dato l’isolamento della popolazione “trentina” e i conseguenti rischi di deriva genetica, rispetto al lupo, che di fatto ha ormai ricostituito un’unica grande popolazione che si espande dall’Appennino, alle Alpi, fino ai monti dinarico-balcanici. Sono state evidenziate anche alcune criticità legate a singoli individui particolarmente problematici di orso (in primis M49) e all’aumento dei danni da parte del lupo che, come entità, hanno quasi raggiunto quelli provocati dall’orso.
Una pacata discussione a fine serata, con domande tecniche e considerazioni personali, ha fatto intendere che occasioni del genere avrebbero bisogno di platee più numerose e maggiore frequenza. Da più parti si infatti è levato l’appello alla Provincia ad intensificare gli sforzi per una comunicazione più capillare e tempestiva, cui si aggiunge quello della SAT a riattivare il Tavolo della Comunicazione, coordinato dall’Ufficio Stampa della PAT e di cui, oltre alla SAT, fanno parte Enti come il Muse, il Parco naturale Adamello Brenta, il Servizio Foreste e fauna e Trentino Marketing.
Tavolo che purtroppo non si riunisce da quasi un anno, mancando di dare attuazione al Piano della Comunicazione appositamente predisposto e contenente numerose azioni concrete che contribuirebbero adiffondere una maggiore conoscenza e consapevolezza dei grandi carnivori e conseguentemente, se non una maggiore accettazione sociale, almeno un più diffuso equilibrio e moderazione nell’affrontare la quotidiana convivenza.
Elena Guella, vic presidente della Società degli Alpinisti Tridentini ha richiamato i presenti, e più in generale la comunità trentina, alla responsabilità di tutelare queste specie, quali tasselli di una biodiversità di cui noi stessi siamo contemporaneamente partecipi e beneficiari. Ha inoltre sottolineato l’importanza di impegnarsi, con costanza e coraggio, in iniziative volte a garantire ai cittadini un’informazione scientifica, puntuale e trasparente, volta a dissipare stereotipi e sterili ideologie. Per il bene e la coesione anzitutto della società trentina, prima ancora che dell’orso o del lupo.
La SAT continuerà quindi a informare e formare i propri soci sui grandi carnivori, convinta che solo attraverso la conoscenza si possa acquisire un pensiero indipendente e responsabile, per puntare ad abitanti e fruitori delle terre alte consapevoli e maturi del loro ruolo per la tutela della ricchezza e unicità delle nostre montagne.
“Nulla è da temere nella vita, è solo da comprendere. Ora è il tempo di capire di più, cosicché si possa temerne di meno”. (Marie Curie)