Ho fatto un sogno, Madonna di Campiglio, Pinzolo…
Ho fatto un sogno, Madonna di Campiglio, Pinzolo e l’Alta Val Rendena erano divenuti come Zermatt o Avoriaz: niente auto lungo le strade, eccezion fatta per esigenze e bisogni particolari.
Niente tubi di scappamento fumanti incolonnati in Corso Trento a Pinzolo, nessuna auto in attesa che si liberi un posteggio in Viale Dolomiti di Brenta a Campiglio, nessuna vettura in divieto di sosta di fianco alla Cooperativa di Carisolo, nessun parcheggio in Val Brenta, zero automobili a Cornisello, Patascoss, Val di Borzago, etc… Navette ecologiche, efficienti, puntuali e frequenti, spostano turisti e residenti all’interno dei Paesi ed anche lungo la Val Rendena. Gli obsoleti minibus diesel che sfrecciano in Val Genova, Vallesinella, etc sono un vecchio ricordo, hanno lasciato il posto a mezzi elettrici.
Ogni utente è ben felice di pagare il biglietto, naturalmente con tariffazione diversa a seconda della classe di appartenenza (Residente, Anziano, Turista, Gruppo, etc..) per un servizio efficiente ed ecologico. L’auto serve solamente per arrivare o uscire dal paese, ma in orari particolari, senza creare intralcio ai pedoni e ai ciclisti che diventano dunque i principali fruitori della strada. Lo smog, il rumore dei motori, la puzza delle marmitte rimangono tristi ricordi della Città. In montagna la musica cambia: tutti a piedi, in bicicletta o su shuttle ecologici. L’imperativo è preservare la Natura, in modo serio, applicato alla quotidianità.
Il sogno è finito, interrotto da un clacson che rompe il silenzio di un assolato pomeriggio di giugno, come fossimo in città, anziché in Val Rendena, dove in virtù dell’ecologia si proibiscono concerti in quota una volta all’anno, ma si può arrivare in auto (quasi) ovunque.
Un affezionato Turista