Giovanni Paolo II … Pellegrino fra noi
Il Comune di Pinzolo ha da poco spedito (accompagnata da una lettera di presentazione a firma dell’Assessore alla Cultura e Istruzione Carola Ferrari e del Sindaco William Bonomi) ai propri residenti una copia del volume commemorativo delle visite di Sua Santità Giovanni Paolo II in Adamello (1984 e 1988) la cui stampa è stata promossa dal Comitato Organizzatore del IV Pellegrinaggio dei Giovani alla Croce Giovanni Paolo II.
Tra le bellissime immagini e nel testo del libro “Giovanni Paolo II… Pellegrino fra noi” si possono trovare alcune tra le emozioni e le sollecitazioni che questo grandissimo Uomo, scomparso il 2 aprile 2005, ha saputo indelebilmente suscitare.
Alla realizzazione hanno contribuito, oltre a Luciano Colombo, ex-Comandante della Stazione dei Carabinieri di Pinzolo e poi di Madonna di Campiglio, l’Arcivescovo di Trento Luigi Bressan (sua la presentazione), il Cardinale Giovanni Battista Re (Prefetto per la Congregazione dei Vescovi), Franco de Battaglia, Claudio Giuliodori, Giulio Viviani, Paolo Giulietti, angelo Comastri, Marcello Tedeschi, Walter Andreis e Dino Leonesi.
Dalla Presentazione dell’Arcivescovo di Trento Luigi Bressan
“Questo volume sottolinea l’amore del Papa per la montagna, che in tutte le religioni è simbolo della perfezione e della mano di Dio, luogo privilegiato dell’esperienza spirituale, e anche nella tradizione cristiana tali aspetti sono spesso richiamati, sia nella Bibbia che nella storia della Chiesa.
Giovanni Paolo II ha vissuto in tal modo il suo contatto con la montagna, già come cardinale, e poi anche come Papa, sorprendendo molti con gli scii ai piedi o con il bastone da montanaro in mano.”
Da “Quel soggiorno preparato nel segreto” di Luciano Colombo
“sullo straordinario soggiorno al passo della Lobbia Alta, compiuto nel mese di luglio 1984 dal Papa Giovanni Paolo II e dal Presidente Sandro Pertini, la stampa di tutto il mondo scrisse quelle poche informazioni che conosceva. Non si seppe mai fra l’altro che, per motivi di riservatezza, la visita dei due illustri Ospiti doveva rimanere assolutamente segreta e che fu l’imprevedibile Presidente Pertini, dimentico di quanto convenuto con il Sommo Pontefice, a divulgare la notizia della loro presenza sul gruppo montuoso dell’Adamello. Quanto segue è la cronaca di quei giorni vissuta da un pugno di carabinieri, trentini di nascita o d’adozione, atei o credenti, che si trovarono inaspettatamente partecipi di un memorabile avvenimento….”