Coronavirus: oggi 13 decessi e 69 nuovi contagi. Presentate quasi 6000 domande di bonus alimentare
Coronavirus: oggi 13 decessi e 69 nuovi contagi. Presentate quasi 6000 domande di bonus alimentare.
Nelle ultime 24 ore si sono registrati in Trentino 13 decessi e 69 nuovi contagi. Continua dunque la stabilizzazione nel numero dei contagi. I tamponi effettuati sono stati 654.
Le persone in terapia intensiva sono attualmente 79, un numero importante ma gestibile, considerata la disponibilità totale di un centinaio di posti in Trentino. Nell’opinione pubblica si dibatte sul tema di chi deve entrare prioritariamente in terapia intensiva. “ In Trentino – ha detto Fugatti – il problema per ora non si pone, considerata la disponibilità di posti ancora liberi”. Lo ha confermato anche il direttore dell’Apss Paolo Bordon: “Non facciamo alcuna selezione basata sull’età, dando ad esempio la precedenza ai giovani sugli anziani. La valutazione viene fatta esclusivamente in base all’opportunità di sottoporre ogni singolo paziente ad un trattamento così invasivo quale è l’intubazione”.
Sul piano dei controlli del rispetto delle misure di prevenzione, sono state controllate ieri 2142 persone e comminate 155 sanzioni.
Oggi il presidente Fugatti ha incontrato in teleconferenza il Consorzio dei comuni e i sindaci, per esaminare l’erogazione del bonus alimentare e delle mascherine. Riguardo al bonus, le risorse, come noto, sono in capo ai Comuni, anche se la loro gestione è stata demandata alla Provincia. “Un esempio di buona sinergia”, ha sottolineato Fugatti. Alle 17 circa di oggi pomeriggio erano arrivate al sito 5682 domande, come ricordato dall’assessore Stefania Segnana. Le domande saranno esaminate dai servizi sociali delle Comunità di valle e quindi, se ritenute idonee, accolte come previsto. Il bonus, in questa fase,verrà erogato alle famiglie più bisognose per un periodo di due settimane.
Per quanto riguarda le mascherine, da domani saranno necessarie per entrare negli esercizi commerciali, mentre oggi è iniziata la loro distribuzione. E’ possibile che entro domani la distribuzione non sia stata completata, per cui si chiede a tutti un po’ di buon senso e di pazienza nell’ottemperare a quanto previsto dall’ordinanza adottata dal presidente della Provincia.
Le mascherine distribuite agli esercenti non sono quelle di tipo chirurgico messe a disposizione delle rsa, sono quelle inviate dalla Protezione civile e il loro utilizzo è previsto esclusivamente durante la spesa nei supermercati o altre circostanze analoghe, cioè per brevi periodi. Non solo dispositivi usa-e-getta, e possono esser riutilizzate più volte.
Diverse sono le mascherine che verranno distribuire nei Comuni del Trentino da Vigili del fuoco volontari e Croce Rossa, a casa, ad ogni persona. In questa fase si distribuiranno due mascherine a cittadino. “Stiamo attendendo – ha sottolineato ancora Fugatti – disposizioni sul loro utilizzo, anche dalla Sanità nazionale, ovvero se sarà necessario indossarle tutte le volte che si esce di casa o solo in alcune circostanze, ad esempio sugli autobus”.
Il colonnello Mario Palumbo, comandante della Guardia di finanza di Trento, ha illustrato l’impegno messo in campo assieme agli altri corpi dello stato per vigilare sul rispetto delle misure di prevenzione. Sono state controllate dalla Guardia di finanza finora 2122 persone, e oltre un’ottantina sanzionate perché trovate per strada senza un valido motivo. Controllate anche le aziende e gli esercizi commerciali, sia quelle tenute a rimanere chiuse, sia quelle che hanno chiesto di rimanere aperte perché rientranti nelle tipologie indicate dal Governo. Il n. di telefono da chiamare per ogni informazione o segnalazione è il 117.
Con il direttore dell’Apss Paolo Bordon si è parlato innanzitutto di sanitari contagiati: complessivamente 185, ovvero: 23 medici, 145 operatori sanitari e 17 amministrativi e tecnici. Percentualmente, rappresentano il 5,95% dei tamponi totali, una media molto più bassa rispetto al resto del Paese (e pari al 2,16% sul totale dei dipendenti dell’azienda). Fortunatamente solo uno dei malati è ricoverato in terapia di iperventilazione invasiva. Per quanto riguarda invece i medici di medicina generale, i pediatri e le guardie mediche, sono 25 le persone colpite, di cui 4 in ricovero ospedaliero e 1 in ventilazione invasiva.
Per quanto riguarda l’efficacia dell’ozono sui malati Covid, è partita in Italia una sperimentazione a Udine, e anche Rovereto è pronta ad entrare in questo circuito. Sul versante tamponi è attivo il Cibio e sta per affiancarsi anche la Fondazione Mach, quindi prossimamente si raggiungerà l’obiettivo di 1500-2000 tamponi al giorno, che la Provincia si è posta.
Il dottor Renzo Franch, direttore dell’Unità operativa di medicina interna e Pronto soccorso dell’ospedale di Cles, ha esposto la situazione del polo ospedaliero. “Tutto il terzo piano dell’ospedale di Cles è stato trasformato per ospitare i pazienti Covid – ha detto – , ricavando anche 6 posti per le terapie intensive. Le misure adottate di contenimento e distacco sociale stanno dando i loro frutti. Da un paio di giorni i pazienti dimessi sono superiori a quelli ricoverati. Si tenga presente che il paziente viene seguito in tutto l’iter, compresa la fase di recupero finale, che coinvolge fisioterapisti ed altri specialisti del settore”.
La dottoressa Maria Grazia Zuccali, direttore dell’Unità operativa di Igiene e sanità pubblica dell’Apss, infine, ha riposto ad alcune delle numerose domande inviate come di consueto da chi segue la conferenza stampa sul sito Facebook della Provincia al capufficio stampa Giampaolo Pedrotti. Si è parlato fra l’altro di test rapidi, di sintomi del Coronavirus, di mascherine, di malattie infettive di altra natura e campagne di vaccinazione, in questa fase naturalmente piuttosto complicate da eseguire, sui bambini, di doppio tampone (per accertare la guarigione di un soggetto che è stato contagiato).