Pinzolo: Resoconto della prima seduta di consiglio comunale

di G. Ciaghi

Folla in municipio. Come non si era mai vista. Le sedie vengono occupate ben prima dell’avvio dei lavori. Molte persone in piedi sono addossate alle pareti, qualcuno si siede per terra; zeppo l’atrio, piena di gente la scalinata fino all’ingresso, davanti al quale si alternano i fumatori.   Fabrizio Nespoli,  consigliere anziano che aveva convocato la  seduta per le 20 e 30 , apre i lavori con qualche minuto di ritardo. William Bonomi domanda due minuti. Richiama “l’amore per il paese e la passione” dei candidati che lo hanno sostenuto ed afferma di volersi ispirare nell’azione politica ad Alcide Degasperi e a Silvius Magnago “l’uomo del dialogo che ha difeso con fermezza l’autonomia”. Invita a ricordarlo con un minuto di silenzio. Questo si conclude fra applausi scroscianti. Quindi schermaglie procedurali tra Oliveri, Bonomi, Alberti, Binelli, il segretario e Nespoli, che proseguiranno durante l’intera riunione. Diego Binelli e Giovanni Cunaccia sono nominati scrutatori. Accertata l’idoneità di tutti gli eletti, vengono confermati negli incarichi. Il sindaco indossa la fascia tricolore e giura fedeltà ai principi della Costituzione. Indica in Walter Vidi il suo vice, comunica i nomi degli assessori – Vidi, Campigotto, Pedretti, Caola, Collini e Maria Lina Quagli (esterna) – con le relative competenze, e specifica le deleghe concesse ai vari consiglieri (si possono trovare nel sito www.comune.pinzolo.tn.it alla voce ALBO PRETORIO).  Prende la parola Carola Ferrari, che legge il seguente intervento, interrotto spesso da applausi calorosi del pubblico:
“Prendo atto delle decisioni del Sindaco.
Prendo atto anche della sua grande scorrettezza nei miei confronti: più volte ha dichiarato di essere contento della mia candidatura al suo fianco, lo ha dichiarato ufficialmente e pubblicamente in Consiglio Comunale che era felicissimo se io candidavo con lui.
Più volte gli ho chiesto personalmente e anche in presenza di altre persone se era sicuro di volere che io mi candidassi con lui ed ha sempre risposto di si.
Se con questo intendeva solo prendersi i miei voti … e poi tenermi fuori.
Più volte gli ho detto che se avessi candidato sarei arrivata prima e che di conseguenza avrei dovuto riavere il mio assessorato. Mai dalla sua bocca ho sentito dire che questo non sarebbe mai accaduto.
            Più volte gli è stato chiesto come giudicava il mio operato all’interno dell’assessorato alla Cultura e ha sempre avuto parole di elogio.
Allora qual è il problema???
Se il Sindaco ritiene che moralmente sia giusto non tenere conto del responso delle urne e delle indicazioni dei suoi censiti e di non prendere nella sua Giunta chi ha ottenuto il maggior numero di voti,
se ritiene che moralmente sia giusto cacciare chi ha lavorato con professionalità e con moltissimi risultati per 5 anni intraprendendo molteplici iniziative (che sono sotto gli occhi di tutti e sono state apprezzate da tutti (opposizione compresa)), chi ha avuto una presenza continua all’interno del comune dando abbondante disponibilità del proprio tempo,
se ritiene politicamente corretto escludere l’unica donna che è arrivata PRIMA nel suo gruppo, che è stata democraticamente eletta e quindi indicata come maggiormente gradita dagli elettori,
allora io potrò sicuramente dire che lui non è corretto.
Se lui adesso è Sindaco è perché i nostri censiti hanno fatto una scelta.
La maggioranza si è espressa per lui, è quindi giusto che sia lui il Sindaco. E lo stesso dovrebbe valere per me, sono stata scelta tra 20 candidati, ho più che triplicato i miei consensi (voti) dal 2005, ho lavorato in questi 5 anni con elogi da parte dei miei compaesani e anche da esterni.
E il Sindaco, pensando al BENE COMUNE, decide di non riconfermarmi?
(Per inciso, sempre per il BENE COMUNE decide di eliminare l’assessorato alla cultura)
C’è qualche motivo personale?
Se anche ci fosse penso che la correttezza e l’onestà gli avrebbe dovuto suggerire di farlo presente prima delle elezioni, prima che io accettassi di candidare (peraltro dopo non poche titubanze) su una fortissima pressione sia della mia sezione, sia da parte del Segretario del PATT Ugo Rossi che dell’assessore provinciale Franco Panizza. (per inciso il Segretario Ugo Rossi mi aveva garantito la sua tutela nel caso fossi stata la prima eletta).
Se il Sindaco si sente a posto con la sua coscienza prosegua pure con questa sua per nulla democratica decisione.
Se il compito del Sindaco è quello di scegliere il meglio per la sua comunità, non mi sembra che lo stia eseguendo scacciando chi ha dimostrato di aver lavorato bene finora. Io mi sento a posto sia verso la mia comunità che con la mia coscienza, non so se lui si senta altrettanto.
In un’amministrazione non occorre che i componenti siano amiconi, lo scopo non è andare al bar assieme a fare 4 chiacchiere ma è quello di saper dialogare e confrontarsi su tematiche riguardanti la propria comunità, confrontarsi ed essere costruttivi, confrontarsi per meglio poter scegliere le azioni più giuste e più convenienti per la propria comunità, confrontarsi per cercare di AMMINISTRARE al meglio
Da parte mia è quello che ho sempre cercato di fare, anche naturalmente su problematiche che non riguardavano la cultura. Forse ho dato fastidio? Di sicuro non ho dato fastidio alla mia gente per cui ho sempre cercato di fare e decidere quello che mi sembrava fosse più corretto e più conveniente per i miei censiti e dalle votazioni del 16 maggio mi sembra sia uscito un giudizio positivo riguardo il mio operato.
Forse ho dato fastidio perché non dicevo sempre di sì. Credo che il consenso che ho ricevuto derivi anche da questo: non sono una “yes man”, anzi una “yes woman”. Mensilmente mi confrontavo con il mio gruppo e ascoltavo le loro indicazioni portandole poi all’interno dell’amministrazione e anche battendomi perché venissero accolte.
L’assessorato ai lavori pubblici:
Se guardiamo le competenze penso di averne a sufficienza per portare avanti questo assessorato (a meno che qualcuno abbia dei dubbi sul fatto che una donna lo possa fare).

  1. Ho seguito da vicino l’operato dei vari assessori ai lavori pubblici dal 2005 ad oggi all’interno della Giunta per 5 anni (lo possono testimoniare Valentini e Bruti);
  2. Ho seguito personalmente e da vicino il lavoro fatto dai nostri geometri dell’ufficio tecnico per la ristrutturazione del Ciclamino/Biblioteca;
  3. Ho seguito personalmente la ristrutturazione della “Casa della Cultura” ex scuole elementari (che per inciso ho salvato dalla vendita e dall’affidamento a terzi per molti anni);
  4. Ho seguito personalmente, a fianco di Margherita Collini i lavori (potremmo chiamarli “avventure” più che lavori) del Polifunzionale su cui avevo già elaborato un progetto importante;
  5. Ho sempre letto attentamente le proposte del nostro responsabile per il “piano asfalti” (soprattutto per Pinzolo) e a volte ho anche proposto delle integrazioni.
  6. Ho fatto parte della Commissione edilizia per 5 anni dal 2000 al 2005.
  7. Nel 2007 ho avuto la delega per la viabilità di Pinzolo.

Se il Sindaco deve tener conto delle competenze sono senz’altro titolata a seguire questo assessorato. O il suo è un VETO sulla mia persona?

Per quanto riguarda gli accordi presi all’interno del gruppo in cui ho candidato vorrei esplicitarli anche in questa sede perché tutti ne siano al corrente:

  1. Chi fosse arrivato per primo avrebbe avuto il diritto di fare l’assessore;
  2. Se anche ci fossero state delle offerte da parte del Sindaco di scegliere il secondo, quest’ultimo non avrebbe mai accettato di RUBARE il posto legittimamente meritato dal primo.

Tutti (e ripeto tutti) si erano risentiti da questa precisazione in quanto offensivo poter anche solo pensare che il secondo avrebbe mai accettato di “fare le scarpe” al primo.
A questo punto è evidente che c’è un traditore; all’usurpatore quindi tutti i miei auguri di avere tutto quello che si merita.
Uno dei presenti mi ha detto che il Sindaco, nella settimana successiva al responso elettorale, si è presentato al suo gruppo dicendo apertamente che aveva il PROBLEMA di non fare entrare Carola in Giunta e che lo dovevano aiutare. Per cui un ultimo appunto, anzi DISAPPUNTO, per chi si è prestato a questo gioco proposto palesemente dal Sindaco all’indomani delle elezioni, il gruppo (o una sua parte) di Campiglio “Comunità e Sviluppo”:

  1. Alla rappresentante femminile, peraltro non eletta dalla comunità che verrà chiamata in Giunta consapevole che la sua presenza è funzionale unicamente alla mia eliminazione; che mai sarebbe stata chiamata se non ci fosse stata la mia scomoda presenza;
  2. al secondo eletto che ha accettato o che accetterà la Presidenza del Consiglio rinunciando all’assessorato unicamente per permettere al Sindaco di fare a meno di me e di sostituirmi con un’altra donna, peraltro ripeto “non eletta”;
  3. a chi non ha capito il perché il Sindaco avesse intenzione di portare avanti un piano così diabolico e insensato solo per eliminare me dalla Giunta ma si è ugualmente prestato al gioco.

Caspita! Faccio così paura da far supporre che in una Giunta 6 uomini non riescano a tenermi testa???
Grazie a tutti quelli che in questi giorni hanno voluto estendermi la loro solidarietà con parole di elogio nei miei confronti e con parole sicuramente poco lusinghiere per chi ha manovrato questo gioco perverso. Inutile dire che in giro tutti nel paese (e anche fuori da esso) lo sapevano anche se mostravano incredulità per un comportamento simile.
Concludo con due parole per il PATT.
Nel 2005         158 voti
Nel 2007         186 voti
Nel 2010         222 voti
Dal 2005 ad oggi c’è stato un aumento del 41%  dal 2007 ad oggi c’è stato un aumento del 20%
Nel 2007 abbiamo avuto un assessorato e la presidenza del Consiglio, oggi con un aumento del 20% il sindaco ha pensato di ridimensionarci offrendoci un solo assessorato.
Guardiamo avanti con un aumento del 2% dal 2007 ad oggi mantiene tutte le sua competenze (542-553)
Politicamente è una cosa inaccettabile.
Ma allora gli accordi preelettorali sono stati fatti da sprovveduti? Dove si recita “il candidato sindaco si impegna a scegliere il rappresentante del PATT in giunta solo dopo l’indicazione del Direttivo di sezione e del Segretario Politico Provinciale” vuol dire che sentita l’indicazione farà quello che vuole? Allora che accordo è? Da sprovveduti? Non credo visto che la firma in calce è di Ugo Rossi.
E dove si recita “Necessità di garantire al PATT concreta e adeguata rappresentanza nel governo comunale, in particolar modo al fine consentire l’attuazione dei punti programmatici proposti dal Patt”? Con un solo assessorato si ha concreta e adeguata rappresentanza?
Certo è che tutti questi giorni di ritardo per nominare la Giunta, tutti questi giri di proposte e controproposte, tutto questo complotto solo per eliminare me, beh mi considerano veramente un osso duro!
William, mi è stato riferito dall’assessore provinciale Franco Panizza che nel vostro incontro hai detto che vuoi una Giunta “tranquilla”, hai usato questo aggettivo; non attiva, non propositiva, non capace, non preparata, non esperta, ma solo “tranquilla”.
Auguri! Veramente ti auguro tutto quello che ti meriti.
E ricorda che:
Sbagliare è umano, perseverare è diabolico.”
“Allibito! sono scosso e allibito!” commenta Mauro Alberti. “Non mi era mai capitato di sentire accuse simili, per di più esposte da un’autorevole esponente della maggioranza!”
Interviene Gigi.Olivieri. Legge pure lui: ”In merito alla composizione della Giunta. Comunale. Considerazioni del Consigliere Olivieri Luigi: Il Sindaco e la maggioranza sono  liberi di fare quello che vogliono essendo la nomina della giunta, tra l’altro,  una  specifica attribuzione riconosciutagli dalla legge al Sindaco.
Noi però siamo consiglieri comunali è quindi abbiamo il dovere  di svolgere alcune considerazioni che hanno una natura politica,  prescindendo  da qualsiasi giudizio sulle persone, in merito alla comunicazione fatta dal Sindaco sulla composizione della Giunta.
1. Considerazione.
Il  Consiglio Comunale viene convocato dopo circa 20 giorni dalle elezioni. Permettetemi di dirvi che dall’Alleanza per il bene comune- l’alleanza del fare e non del dire ci si aspettava una partenza più normale. Abbiamo perso venti giorni per i vostri contrasti interni
2. Considerazione.
Noto che l’unica forza politica che si è presentata con il suo simbolo, il PATT,  che ha avuto un consenso dagli elettori maggiore di circa 40 voti , se ben ricordo, rispetto alla ultima tornata elettorale comunale  per merito della dott. Martello Carola, la più votata, risulta drasticamente ridimensionato nell’ambito degli incarichi di responsabilità amministrativa e di rappresentanza istituzionale. Se non sbaglio il dott. Campigotto, secondo arrivato come preferenze personali, è nominato assessore ai lavori pubblici mentre la Presidenza del Consiglio Comunale che nella tornata scorsa era attribuita al Patt ora sarà di altra lista. Mi risulta incomprensibile questo atteggiamento dell’unica forza politica che si presentava con il proprio simbolo. Contenti quelli del Patt contenti tutti; d’altronde abbiamo  appreso dalla stampa di oggi che il Sindaco ha convenuto il Patto elettorale con la direzione Trentina del Patt, come dire che la sezione locale non conta nulla, anche se si lamenta!
3 Considerazione.
Si fa ricorso, è una novità, alla nomina di  un assessore esterno. Il che vuol dire che  si ritiene che nella maggioranza non vi sia  figura capace, essendo la giunta un organo esecutivo, in grado di rivestire quelle competenze conferite all’assessore esterno.. Mi si perdoni ma la scelta non rientra nella ratio della norma statutaria. Non mi si dica che non vi erano in maggioranza delle persone in grado di svolgere le funzione che in modo meritorio svolgeva prima la dott.ssa Binelli Giovanna? Se fosse così sareste una ben povera “squadra di  governo”. Allora Sindaco quali sono le ragioni vere? Dovevate sistemare dei conti interni e nel contempo non sapevate come corrispondere alla quota rosa ?
4. Considerazione.
Chi parla è consapevole delle capacità del Sindaco di sfasciare le aggregazioni politiche. Non so se il Sindaco sia un cultore della storia romana ma ritengo che abbia comunque imparato bene il senso di quel broccardo: dividi ed impera! Lo ha fatto la volta scorsa con la sinistra lavorando chirurgicamente per romperla e vi è riuscito, demolendo anche amicizie ataviche. Uno dei motivi della mia candidatura tra l’altro in una lista civica nonostante la mia indiscussa appartenenza al Partito Democratico,  è finalizzata proprio al tentativo di ricostruire ciò che abilmente il Sindaco ha distrutto. Vedremo nel corso del tempo se sarà possibile.
Ebbene la medesima cura mi sembra  essere  riservata anche al Patt. Faccio i miglior auguri a loro ma d’altronde chi è causa del suo mal, come si diceva, pianga se stesso! Tra l’altro abbiamo appreso dalla stampa di oggi che il Sindaco tratta con la direzione trentina del Pattt come dire che a lui nulla interessa delle doglianze della sezione locale!
5. Ed ultima considerazione.
La composizione della Giunta, sicuramente più povera della precedente come risorse intellettuali (riferendomi quanto meno ai laureati presenti) è una Giunta smembrata di competenze.  Alcune persone hanno candidato con il Sindaco perché lo ritenevano vincente, ed hanno avuto ragione, ora presentano il conto. Perciò assisteremo ad un fiorire di deleghe ad alcuni consiglieri di maggioranza. Come se chi è remunerato per farlo, ossia gli assessori, non fossero in grado di svolgere appieno anche quelle funzioni. Che senso ha essere assessori al Turismo e non seguirlo, il turismo,  anche nell’aspetto della promozione dell’immagine attraverso gli eventi promozionali e turistici più importanti? Sappiamo come vanno queste cose! Sono solo fonti di inutile perdita di risorse, umane e finanziarie, e creano solo confusione anche se  nell’immediato servono per saziare la sete di potere  di qualcuno.
Auguro, comunque,  al Sindaco ed agli  assessori  buon lavoro dato che se svolgeranno al meglio il mandato ricevuto  i frutti , i benefici saranno per tutta  la popolazione e non  come ritiene il Sindaco solo di coloro che lo hanno preferito come ha dichiarato ad un giornale locale subito dopo aver conosciuto il risultato delle votazioni”.

Bonomi chiarisce di aver concordato due giorni prima con Ugo Rossi e Panizza la nomina di Campigotto. Dichiara che  la legge gli consente di scegliersi la giunta che vuole. Lui lo ha fatto in funzione dell’operatività: lo si giudichi da quello che riuscirà a realizzare. Appare comunque scosso; Campigotto ha perso la faccia; con lui Ugo Rossi e Franco Panizza; il PATT di Pinzolo appare ridotto allo sfascio.   Si passa all’elezione del presidente del consiglio tra qualche altra schermaglia. Nespoli viene nominato con 14 voti e 3 schede bianche. Le minoranze ottengono la vicepresidenza. Va a Roberto Failoni con 16 preferenze e una bianca. Disquisizioni tecniche sulla composizione della Commissione Edilizia eletta dalla sola Giunta. Le minoranze vi ottengono un rappresentante Alla discussione partecipano oltre al sindaco,  Olivieri, Michele Cereghini, Binelli e Alberti. Lungo la seduta Diego Binelli ha invitato gli assessori a ridursi l’indennità e i delegati del sindaco a rinunciare ai compensi, Anita Binelli ha rivendicato “che si può operare bene anche senza titoli”, Mauro Albeti ha detto che “c’è un assessore che costa 40.000 euro al comune”.   [/A_CAPO]