20° pellegrinaggio a San Martino. Pinzolo e Mantova si ritrovano
Il 20° pellegrinaggio della comunità di Pinzolo alla Chiesa di San Martino a Mantova si terrà giovedì 11 novembre, festa del Santo al quale è dedicato l’edificio sacro che unisce le due comunità. Il legame tra Val Rendena e città dei Gonzaga, è dovuto in particolare ad un antico altare che gli emigrati trentini realizzarono per ritrovarsi insieme in preghiera e mantenere saldi i contatti, anche fuori dalla Valle. Un appuntamento al quale Pinzolo e Mantova tengono molto, ravvivando il ricordo del passato, quanto nelle città di pianura e poi anche in altri continenti si spinsero molti dalla Val Rendena, terra che non offriva risorse sufficienti. Risale al 1604 la “concessione dell’altare e dell’uso della sepoltura nella Chiesa di San Martino in Mantova fatta agli uomini del Comune di Pinzolo”, come attesta la pergamena con l’accordo tra il Vescovo Francesco Gonzaga e la comunità degli emigranti della Val Rendena che numerosi vi giunsero dalla fine del Cinquecento ai primi del Novecento. La pala che ritrae una Madonna con Bambino tra San Sebastiano, San Antonio Abate, Santo Stefano e San Rocco, caratterizza questo altare laterale. La tradizione vuole si trovasse prima in un oratorio o cappella, ove si radunava la comunità di Pinzolo, prima di essere posta nella Chiesa di San Martino. La tela, della prima metà del sedicesimo secolo, è attribuita al pittore Gianfrancesco Tura. L’altare in stile barocco presenta due angeli che sostengono un cartiglio con la dedica “Altare Comunitatis Pinzoli Rendene Tridentine 1659” attestante i committenti e l’anno di costruzione. Davanti all’altare sul pavimento una pietra con l’epigrafe “Tumulum Comunitatis Pinzoli Rendene Tridentine Restauratum anni 1756” poiché oltre la concessione dell’uso dell’altare vicino all’altar maggiore per le celebrazioni, questo fu luogo di sepoltura utilizzato dai membri della comunità trentina fino al 1790. La Chiesa di San Martino appare citata a partire dal 1127 ma risalirebbe alla prima metà del IX secolo. Ingenti sono stati i lavori di ricostruzione nel 1737, dopo gli interventi eseguiti nel 1603 a cambiare notevolmente l’edificio originario. Uno dei fattori determinanti dell’emigrazione tra Val Rendena e Mantova fu il commercio e la lavorazione del legname. I trentini svolsero anche altri lavori quali salumai, arrorini e tanti altri, stagionalmente o stabilendosi nella città di Virgilio. Da un censimento del 1659 risultava che 115 erano i trentini abitanti nella parrocchia di San Martino. L’altare è stato sottoposto ad attento restauro tra il 1989 ed il 1991, con il sostegno della comunità della Val Rendena, Comune di Pinzolo, Confraternita di San Gerolamo e l’apporto generoso di tante persone che hanno voluto riportare a splendore un segno della religiosità dei propri avi, testimoniata da questo altare “riscoperto” oltre venti anni fa. In occasione di questo 20° pellegrinaggio i cori parrocchiali di Pinzolo, S. Antonio di Mavignola e Madonna di Campiglio accompagneranno con il canto la messa celebrata alle 10 nella Chiesa di San Martino. Nel pomeriggio, alle 16, il Coro Presanella di Pinzolo terrà un concerto nella Basilica di Santa Barbara nel comlpesso del Palazzo Ducale di Mantova. L’amministrazione comunale ha organizzato il viaggio in pullman e l’intera giornata per quanti intendono partecipare, con partenza da M. di Campiglio. Le iscrizioni (10 euro il contributo spese richiesto) si raccolgono presso gli uffici comunali entro venerdì 5 novembre, fino ad esaurimento posti. [/A_CAPO]