250º anniversario della riforma scolastica di Maria Teresa d’Austria

di Maura Binelli

250º anniversario della riforma scolastica di Maria Teresa d’Austria

250º anniversario della riforma scolastica di Maria Teresa d’Austria

L’obbligo di frequentare la scuola ha radici molto lontane. Se oggi, 7 dicembre, possiamo godere di questo importante diritto, e dovere, lo dobbiamo all’Imperatrice Maria Teresa d’Austriache nella seconda metà del 1700 introdusse una nuova legge in materia di istruzione.

Il 6 dicembre 1774 venne promulgato il Regolamento scolastico generale (Allgemeine Schulordnung), che rimase in vigore fino alla metà dell’Ottocento.

La legge stabiliva che tutti i bambini tra i 6 e i 12 anni, senza distinzione di classe sociale o economica, dovessero andare a scuola, con sanzioni per i genitori che nonavessero rispettato l’obbligo. Tuttavia, l’applicazione incontrò non poche difficoltà a causa di fondi insufficienti, della carenza di strutture scolastiche adeguate e della necessità di insegnanti preparati.

Il governo di Vienna investiva molto nell’istruzione, dalle scuole elementari alle università,  considerando la scolarizzazione essenziale per il progresso economico e la stabilità politica. Un sistema educativo centralizzato era importante per uno Stato moderno, che necessitava di sudditi istruiti e rispettosi dei valori imposti. Così, l’istruzione divenne obbligatoria per tutti, e l’aristocrazia dovette rinunciare a formare privatamente i propri figli.

Un manuale comune stabiliva le materie da insegnare a tutti: l’alfabeto, la morale, l’aritmetica, la Bibbia, la storia della religione e i «Doveri dei sudditi verso il Monarca».

L’Allgemeine Schulordnung prevedeva tre tipologie di scuole.

La scuola triviale, obbligatoria, insegnava le tre materie fondamentali: lettura, scrittura e aritmetica.

La scuola ordinaria, presente nei centri più grandi, offriva un programma più ampio, includendo la calligrafia, utile per chi aspirava a professioni più intellettuali.

La scuola normale, presente nelle città principali, rappresentava il modello di riferimento per tutte le altre scuole.

Grazie alla sensibilità e alla lungimiranza di questa imperatrice illuminata, i bambini dell’impero poterono accedere a una formazione di base che non solo innalzò il livello di alfabetizzazione sociale, ma offrì loro maggiori opportunità per il futuro, contribuendo così a migliorare la qualità della vita.

“Le fondamenta di ogni Stato sono l’istruzione dei suoi giovani” Diogene il Cinico

Maura Binelli