A proposito dell’assurda raccolta di firme contro l’orso
In questi giorni mi è capitato tra le mani una locandina, fatta stampare dalla Lega Nord, dal titolo “Manifestazione No all’Orso” nella quale si invita la popolazione alla sede di Strembo del Parco Adamello-Brenta per una raccolta di firme contro l’Orso. Vorrei chiedere ai firmatari, il sen. Sergio Divina, il “Carneade” on. Maurizo Fugatti e, ahimè, il segretario della sezione locale Diego Binelli, se tra i tanti problemi del Trentino, e della valle, non hanno altro di cui occuparsi che contestare il progetto di reintroduzione dell’orso bruno che, oltre all’enorme importanza dal punto di vista naturalistico, sta riscuotendo un enorme successo d’immagine non solo in Italia. Tralascio le considerazioni di carattere ambientale, e mi limito a sottolineare che, a parte il breve periodo del ritiro della Juventus, della Val Rendena e del Parco sui media si parla solo in riferimento all’orso. Chi si occupa di promozione turistica sa bene quanto costino i passaggi di notizie sui giornali e le televisioni. E pensare a come potrebbe essere sfruttata meglio questa fama internazionale (del resto, il Parco di Yellowstone non è famoso in tutto il mondo per gli orsi?).
Meglio farebbe il candidato presidente ad occuparsi degli altri problemi del Trentino e della zona (ad es. la drammatica situazione finanziaria delle Funivie Folgarida-Marilleva e del caseificio Pinzolo-Fiavè, dove le spregiudicate amministrazioni, anche con denaro pubblico, hanno creato indebitamenti alla “Parmalat”), e lasciare in pace i poveri orsi, colpevoli soltanto di attraversare pericolosamente (per loro) le strade e razziare qualche pecora o gallina (sempre indennizzate dall’ente pubblico; tra l’altro, basterebbero degli appositi recinti elettrici per tenere alla larga gli orsi). Infine, cerchi di impegnarsi più attivamente che in passato nella lotta agli sprechi della politica e ai tanti privilegi della casta, di cui fa parte da diverse legislature sia Trento che a Roma!!
Ma forse, anche in questo caso, vale il vecchio detto “Tra di luf nui sa mai maià!”