Aggiornamento situazione Coronavirus in Trentino – 10 settembre 2020: 82 nuovi casi oggi in Trentino
Gran parte dei contagi si sono registrati nel settore della lavorazione delle carni
La filiera delle carni – è stato sottolineato – costituisce un focolaio di contagio non per il tipo di prodotto lavorato ma per l’organizzazione delle diverse lavorazioni, in parte affidate ad aziende cooperative esterne, composte da persone che si frequentano molto anche all’esterno del luogo di lavoro. L’Azienda sanitaria si era già attivata in primavera avviando una campagna di informazione rivolta ai lavoratori della filiera e successivamente una attività di screening. I nuovi casi sono emersi più recentemente ed interessano in tutto attualmente circa 130-140 persone.
Fra gli altri casi positivi di oggi ve ne sono alcuni che interessano i lavoratori impiegati nella raccolta, lavorazione e immagazzinamento delle mele e dell’uva, in gran provenienti da Romania e Bulgaria. Nei prossimi giorni, con l’intensificarsi delle attività nella filiera, è previsto l’arrivo di qualche migliaio di lavoratori, che saranno sottoposti, come noto, alla cosiddetta “quarantena attiva”: assimilati ai lavoratori essenziali, saranno sottoposti a tampone diagnostico ma potranno lavorare, rispettando le distanze fra di loro e rimanendo all’interno di gruppi numericamente limitati, di quattro persone, anche una volta terminata la giornata lavorativa. I 5 lavoratori risultati positivi oggi, su oltre un migliaio di lavoratori complessivamente testati, appartengono a questi gruppi e sono alle dirette dipendenze delle aziende agricole.
La raccomandazione dell’Azienda sanitaria è come sempre quella di osservare scrupolosamente le regole ben note, soprattutto per quanto riguarda il distanziamento sociale, al fine di continuare a gestire la “convivenza” con il virus svolgendo al tempo stesso una vita il più possibile normale. Per le persone risultate positive e che stanno osservando la quarantena sono stati ripristinati i servizi di assistenza già “rodati”, a partire da “Resta a casa, passo io”, per la fornitura dei generi alimentari.