Aggiornamento sulla situazione orsi, lince e lupi nel Trentino
Nel corso del mese, caratterizzato soprattutto dal monitoraggio dei cuccioli di Daniza, non vi sono stati particolari accadimenti relativi all’orso; i danni sono diminuiti e non si sono registrate di fatto situazioni problematiche. Una segnalazione certa proviene dal Trentino orientale dove un orso (con ogni probabilità M4) è stato avvistato in bassa Valsugana in cc di Grigno in destra Brenta da parte del personale del Corpo Forestale Trentino, la sera del 30 ottobre. Gli orsi radiomarcati M25 ed M6 sono invece rimasti nei rispettivi territori, rispettivamente a cavallo della Valtellina e la Valcamonica il primo e tra Bondone, Paganella e Brenta orientale il secondo. Si sono registrati ancora diversi avvistamenti di femmine con piccoli dell’anno tra cui quello allegato, ripreso con fototrappola su di un grattatoio.
La lince B132, immigrata in Trentino nel 2008 dalla Svizzera (si vedano le Appendici lince dei Rapporti orso dal 2008 al 2013 per ricostruirne la storia) è ancora presente. Si tratta dunque del settimo anno in cui la presenza dell’animale è accertata. Questa volta la conferma, che segue numerose voci ed avvistamenti senza però mai prove oggettive negli ultimi 13 mesi, viene dalle immagini di una fototrappola posta poche centinaia di metri oltre il confine con la provincia di Brescia, nell’area di Tremosine (si vedano foto e filmato sottostante). Li il maschio di lince, che ora ha otto anni di età, ha predato un esemplare di camoscio sul quale due cacciatori del posto hanno posizionato la fototrappola che ha consentito di documentarne la presenza, poco dopo la metà del mese.
Questo dato conferma ancora una volta l’estrema elusività della specie e dunque che anche altre segnalazioni in provincia, pur mai documentate oggettivamente, possono riferirsi a qualche esemplare ulteriore.
Ma la novità più rilevante concerne il lupo. La presenza di un esemplare nell’area compresa tra l’alta val Rendena e la val Meledrio (val di Sole) è stata confermata dalla genetica. Si tratta di un esemplare femmina e ciò costituisce un’assoluta novità in Trentino da quando (2010) la specie ha cominciato il ritorno sui suoi antichi territori.
Le analisi genetiche condotte da ISPRA su campioni organici (saliva ed un escremento) raccolti questa estate in alta val Rendena a seguito del monitoraggio condotto in loco dal personale del Corpo Forestale Trentino e del Parco Naturale Adamello Brenta (foto 2), hanno confermato ciò che il monitoraggio con foto trappole già aveva evidenziato: almeno un lupo è presente da qualche mese in alta val Rendena e aree adiacenti.
Si tratta dunque di una lupa, in fase di dispersione dalla popolazione “italiana”. Ulteriori indagini genetiche promosse dalla PAT e condotte da ISPRA in raccordo con il laboratorio di genetica di Losanna (SVI) hanno consentito di identificare l’animale e verificarne la provenienza; esso è nato nella primavera del 2013 in Svizzera, nel “branco di Calanda” (Grigioni occidentali) ed è stato identificato con il codice F10. In particolare l’esemplare era stato monitorato geneticamente da ultimo in due occasioni, il 27 novembre 2013 ed il 31 gennaio 2014 pochi chilometri a ovest di Coira, sempre nel Canton Grigioni.
La presenza anche di un secondo esemplare nell’area alta Rendena-Meledrio, che potrebbe essere ipotizzata confrontando le immagini scattate con foto trappole in siti diversi quest’anno, rimane in attesa di conferma, sia essa genetica o fotografica.