Altri sei decessi in Trentino. Cartolerie e negozi per bambini verso l’apertura
Altri sei decessi in Trentino
Coronavirus: cartolerie e negozi per bambini verso l’apertura
Coronavirus: altri sei decessi in Trentino. Intanto si va verso la riapertura di cartolerie e negozi per bambini. Lo ha annunciato il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti nel corso del quotidiano appuntamento per fare il punto sugli effetti dell’epidemia da Covid 19. “Domani – ha detto – firmerò un’ordinanza per consentire a queste attività, su cui il Governo era già intervenuto, la riapertura da lunedì prossimo. Si potrà andare in questi negozi se si trovano all’interno del proprio comune. Nel caso che nel proprio comune non ci siano, ci si potrà spostare in quello più vicino. Per le librerie ci viene consigliato di attendere”. Per quanto riguarda l’aggiornamento dei dati è stato dunque comunicato che ad oggi si registrano 6 decessi in più rispetto a ieri, di cui due nelle Rsa; i nuovi contagi sono 56, dei quali 49 verificati con tampone, 19 sono stati registrati presso le Rsa; 1128 sono i tamponi eseguiti, per un totale dall’inizio dell’emergenza di 22.600; 42 sono i posti occupati in terapia intensiva.
Il presidente ha dato anche notizia di una riunione avuta oggi in teleconferenza con i presidenti delle Regioni e delle Province autonome in cui si è parlato della cosiddetta fase due, di cui il Governo sta ipotizzando tempi e contenuti. La tutela dei lavoratori e delle imprese, ha detto Fugatti, è stata al centro della riflessione. “Abbiamo chiesto – ha detto il presidente – una apertura graduale che tenga conto del rischio di contagio; vogliamo mettere in sicurezza lavoratori e imprese”.
Ha ricordato che sui cantieri e le attività all’aperto in Trentino è già stata emessa un’ordinanza. Ha raccomandato, per queste attività, il rispetto delle norme poste a tutela della salute, come distanze, uso di mascherine e verifica della temperatura dei lavoratori. “Abbiamo chiesto – ha aggiunto Fugatti – che siano fatti i controlli ma non ho dubbi che il mondo produttivo trentino rispetterà le regole”. Durante il confronto di oggi, ha aggiunto, si è parlato anche di tutelare le filiere e l’export, e quindi le quote di mercato delle aziende e i posti di lavoro, visto che in altri paesi europei si sta pensando ad una fase di riapertura delle attività.
E’ stata completata la distribuzione alle famiglie delle mascherine, ha ricordato poi il presidente, che vanno usate in tutte le attività commerciali, ed anche in banca e alla Posta e ovunque vi sia il rischio di assembramento di persone.
Si comincia da Trento, ha aggiunto Fugatti, in una struttura della Curia, con il progetto di ospitare, su base volontaria, le persone positive al Covid 19, per evitare che permangano in famiglia con i rischi che ne conseguono. Nei prossimi giorni questa attività si diffonderà in tutto il territorio provinciale grazie agli accordi che sono in fase di definizione. A Rovereto, inoltre, è stato fatto il primo trattamento di ozonoterapia.
“Abbiamo chiesto a Apss – ha detto ancora il presidente – di fornirci i dati relativi alla mortalità nelle Rsa, sia per Covid 19 che per altre cause”. Sul tema delle Rsa, ha aggiunto, sono sempre stati forniti in tutte le sedi i dati in possesso, con la massima trasparenza.
Si sta pensando, ha precisato Fugatti, a come sostenere le famiglie in cui i genitori dovranno rientrare al lavoro senza che nidi, asili e scuole siano riaperti e che quindi dovranno affrontare il problema dell’affidamento dei figli.
Sul tema della lettera inviata al presidente dell’Apsp Città di Riva, l’assessore alla Salute Stefania Segnana ha sottolineato come questa fosse indirizzata solo a quella realtà ed ha ricordato come la Provincia stia lavorando dall’inizio dell’emergenza al fianco delle Rsa – in contatto anche con Upipa e Spes – sostenendole anche con personale di supporto e con l’azione di una specifica Task Force.
Il dottor Antonio Ferro di Apss ha risposto a molte domande, spiegando come avviene la registrazione dei dati dei deceduti nelle Rsa, ma intervenendo anche sul tema della qualità delle mascherine, sul rischio di trombosi, sull’analisi che si sta facendo nei comuni trentini sottoposti a particolare attenzione. Per le librerie, ha spiegato, la cautela è giustificata per il particolare contatto che si può avere con i libri, che possono essere anche sfogliati portando le dita alla bocca, cosa assolutamente da evitare.