Apertura in presenza dalla prima infanzia alle elementari
L’annuncio di Fugatti: “La valutazione sanitaria lo consente”. Bisesti: “Al lavoro per la ripartenza”
La Giunta provinciale ha deciso per la riapertura per la settimana prossima (accorciata dal calendario scolastico) durante la seduta odierna, nella quale sono stati attentamente esaminati i dati e le valutazioni della task force Covid.
“Il Trentino, ci attendiamo, sarà ancora zona rossa per la settimana prossima, e non per due” ha esordito Fugatti. “L’indice Rt di questa settimana è dato stabile, pari a 1,02, mentre l’Rt augmented comunicatoci dall’Istituto superiore di sanità, dato che solitamente non è pubblico e che rappresenta una sorta di previsione dell’Rt nelle prossime settimane, è 0,85, dunque in calo. Lo stesso premier ha affrontato il tema dei problemi di studenti e famiglie di fronte alle scuole chiuse e ha dichiarato che il governo sta valutando se aprire parzialmente le scuole anche delle zone rosse”.
L’assessore Bisesti questa mattina si è confrontato sia con i dirigenti degli istituti interessati che con il presidente del Consiglio delle autonomie locali, visto che la riapertura coinvolge i Comuni. “La scuola – ha detto – non si è mai fermata, la Dad è in corso, ma le lezioni in presenza sono un’altra cosa. La scelta si basa sulle valutazioni della task force sotto il profilo medico-sanitario. Il Trentino ha investito più di tutti per tenere la scuola aperta, è giusto quindi porre attenzione alle criticità per le famiglie e gli studenti”. Per Bisesti l’intero mondo della scuola “è al lavoro per la ripartenza”. Citando le parole di Draghi, ha aggiunto, “prendiamo con favore il fatto che Paese deve andare in questa direzione; l’obiettivo per dopo Pasqua è ragionare su scuole medie e le superiori al 50%”.
Il dirigente del Dipartimento istruzione Roberto Ceccato ha precisato che la riapertura coinvolge 45.000 bambini e alunni. Il Dipartimento è al lavoro con i colleghi dei trasporti e delle mense per impostare al meglio il passaggio sotto il profilo organizzativo, “uno sforzo complesso ma che consente benefici educativi e sociali”.
Per la settimana seguente alla Pasqua l’attenzione è puntata sulle prossime mosse a livello nazionale e sui dati per il contagio, che potrebbero trovare margini di miglioramento anche grazie alle vaccinazioni. “Il vaccino sta dando i suoi frutti, lo si vede dalle statistiche” ha aggiunto Fugatti. In conclusione il presidente ha ringraziato le famiglie e gli insegnanti: “Crediamo che questa riapertura sia un importante segnale verso i ragazzi. Auspichiamo infine che le prossime decisioni governative dicano che la scuola può riaprire anche in zona rossa o che il Trentino possa tornare arancione o giallo”.
L’ordinanza sulla riapertura sarà firmata dal presidente Fugatti dopo aver avuto l’ufficialità (attesa in serata) a livello nazionale sulla permanenza del Trentino per una settimana in zona rossa.