Approvato dalla Giunta: c’è anche la VARIANTE DI PINZOLO
Approvato dalla Giunta l’Assestamento di Bilancio 2019-2021 e il Defp 2020-2022
Tre documenti importanti giungono a maturazione in questi giorni, caratterizzati da un forte livello di interazione. Due di loro sono stati approvati venerdì dalla Giunta provinciale: si tratta dell’Assestamento di Bilancio 2019-2021, di fatto il primo bilancio interamente ascrivibile alla nuova legislatura, e del Defp-Documento di economia e finanza provinciale 2020-2022, all’interno del quale vengono evidenziate le politiche da adottare a partire dal 2020 (analogamente al Def nazionale), che per legge deve essere approvato entro il 30 giugno.
Il Programma di sviluppo provinciale, principale documento di programmazione della legislatura, verrà approvato a metà luglio, alla conclusione dell’ampia fase di consultazione con gli enti locali, le categorie economiche e sociali, ma anche tutti i cittadini, che nelle scorse settimane hanno potuto far pervenire alla Provincia le loro osservazioni per via telematica.
Un’approvazione molto anticipata, questa del Psp, rispetto al passato: mai infatti questo documento era stato licenziato in soli 6 mesi.
Contributi importanti sono giunti ad arricchire i documenti dagli Stati generali della montagna, l’ampia consultazione avviata dalla Giunta con i territori che si è articolata in oltre 70 incontri , sfociati nella due giorni di Comano Terme di metà giugno dove, a prescindere dalla provenienza politica dei partecipanti e dai ruoli politico-istituzionali, sono stati espressi ragionamenti utili a tutto il Trentino.
L’assestamento di Bilancio, come noto contiene alcune decisioni importanti, che testimoniano degli orientamenti generali della nuova Giunta provinciale, guidata dal presidente Maurizio Fugatti: innanzitutto una forte attenzione alle famiglie e alle politiche per incentivare la natalità ed un deciso impulso alla realizzazione di nuove infrastrutture. Si conferma inoltre l’impegno per riparare i danni prodotti della tempesta Vaia dell’ottobre dello scorso anno.
La Manovra di Assestamento, sottoposta ad una doppia tornata di consultazioni con le rappresentanze dell’economia e del lavoro e con gli enti locali, conclusasi nei giorni scorsi, ammonta a circa 262 milioni di euro nel 2019 (53 nel 2020 e 8,6 nel 2021). Essa prevede innanzitutto di consolidare e integrare gli investimenti in opere pubbliche, confermando le opere già programmate nel corso della precedente Legislatura e arricchendole con nuovi investimenti, fra cui la variante di Pinzolo, il collegamento Mori-Passo San Giovanni, la circonvallazione di Rovereto (con risorse di A22). A queste risorse si aggiungono 60 milioni di euro per il finanziamento di investimenti dei Comuni tramite Cassa del Trentino.
Si rafforzano inoltre le politiche a sostegno della natalità attraverso un ulteriore abbattimento delle tariffe degli asili nido e con l’attivazione di un assegno di natalità per i nuovi nati, a partire dal 1 gennaio 2020, da corrispondere al bambino fino al compimento del terzo anno di età. Vengono anche proseguiti gli interventi di ripristino a seguito della calamità naturale del 2018, tenuto conto anche del piano di investimenti ammessi a finanziamento da parte dello Stato (360 milioni di euro circa, di cui 153 nel 2019). Previste infine anche misure a sostegno delle attività economiche, della promozione turistica, del lavoro, delle politiche per la casa, della scuola, della cultura.
Per quanto riguarda il Defp 2020-2022, il documento individua le politiche da adottare nel triennio 2020-2022, collegate alle sette aree strategiche e agli obiettivi di medio lungo periodo definiti dalle Linee guida per il Programma di Sviluppo Provinciale della XVI legislatura.
La sua configurazione permette una comparazione in termini di confronto tra un anno e l’altro.
Il documento si articola in tre parti: l’analisi del contesto economico e sociale internazionale, nazionale e provinciale; il quadro finanziario con particolare riferimento alla dinamica delle entrate; le politiche da adottare nel periodo 2020-2022 per perseguire gli obiettivi di medio e lungo periodo definiti nelle linee guida del Programma di sviluppo provinciale della XVI legislatura e raccolti in sette aree strategiche:
•per un Trentino della conoscenza, della cultura, del senso di appartenenza e delle responsabilità ad ogni livello.
•per un Trentino che fa leva sulla ricerca e l’innovazione, che sa creare ricchezza, lavoro e crescita diffusa;
•per un Trentino in salute, dotato di servizi di qualità, in grado di assicurare benessere per tutti e per tutte le età;
•per un Trentino dall’ambiente pregiato, attento alla biodiversità e vocato a preservare le risorse per le future generazioni;
•per un Trentino sicuro, affidabile, capace di prevenire e di reagire alle avversità;
•per un Trentino di qualità, funzionale, interconnesso al suo interno e con l’esterno;
•per un Trentino Autonomo, con istituzioni pubbliche accessibili, qualificate e in grado di creare valore per i territori e con i territori
Il Documento è arricchito da un allegato statistico che riporta informazioni importanti sull’assetto del Trentino, raccolte sempre sulla base delle sette aree strategiche.
Il Defp rappresenta il primo "mattone" di quella costruzione che sempre a fine anno trova suo compimento nella manovra finanziaria. In autunno con l’aggiornamento del documento si indicheranno gli interventi più rilevanti da realizzare a precisazione delle politiche descritte. Il Defp infatti va approvato entro il 30 giugno di ogni anno.
Alcuni dati: sul versante della crescita, si conferma nel 2018 il segno + sul pil provinciale (la stima è di +1,6% rispetto all’anno precedente, la crescita nazionale è di + 0,9%). Nel 2019 la crescita dovrebbe essere più contenuta (+0,3-0,5%), ma in misura maggiore negli anni successivi, con un’accelerazione delle esportazioni e un moderato aumento dei consumi delle famiglie, dei consumi pubblici ma soprattutto degli investimenti. Crescono quindi anche le entrate fiscali, nel 2019, anche se a fronte di ciò il territorio continua a scontare gli effetti del Patto di garanzia. Al netto degli accantonamenti per il contributo al risanamento delle finanze nazionali le risorse effettivamente disponibili in Trentino passeranno da 4.749 milioni di euro nel 2019 a circa 4.500 milioni di euro nel biennio 2020-2021, per ridursi a circa 4.300 milioni di euro nel 2022. Se a questo sommiamo i possibili effetti della Flat tax, il quadro diventa più complesso. Da un lato, la prevista riduzione fiscale potrebbe stimolare i consumi e gli investimenti, con effetti benefici sull’economia locale, ma non è scontato che questo effetto si produca subito, mentre il fabbisogno dell’amministrazione, per gestire tutte le competenze previste dall’Autonomia, rimane costante. Sul versante della qualità della vita, in ogni caso, allo stato attuale il Trentino si conferma ai vertici. Nel 2018 il 56,3% della popolazione ritiene di essere soddisfatta della propria vita, un valore molto superiore rispetto alla media italiana (41,4%).