Armida grande donna!
Armida grande donna!
Sono finiti i Suoi giorni, ma il ricordo di Lei non verrà di certo cancellato facilmente.
Ero una bambina quando mi recavo, con mia zia Severina, alla Sua “bottega”.
A quei tempi molte donne, come mia zia, si dedicavano all’arte di trasformare stoffe in vestiti.
Ciò era, oltre ad una questione di bisogno, un modo per ottenere ciò che non era semplice trovare in paese. Così un paio di pantaloni da uomo potevano diventare una gonna da donna, oppure un cappotto diventava un gillet.
In questo modo, lo scarno guardaroba veniva rinnovato con un po’ di fantasia e pochi soldi… e con l’aiuto di Armida!
Ricordo ancora l’odore di quel Suo negozio. Odore di tela arrotolata e di gesso per disegnare i modelli. Ricordo le grandi forbici che Lei maneggiava con abilità e, in un batter ‘occhio, tutto prendeva forma, come per magia.
Con poche parole capiva le esigenze delle clienti, non servivano tante spiegazioni. Il Suo sorriso bonario ha sempre fatto parte del Suo essere, anche se la Sua vita non è stata facile.
Una forza grande l’ha sempre portata ad affrontare gli avvenimenti.
Penso che ancora oggi il Suo percorso possa essere d’insegnamento a tante persone che si sentono smarrite.
Anche per questo ho voluto scrivere di Lei.
Carmen Valduga