Bostrico: in Trentino si è rilevata una flessione dei livelli di popolazione del 20%
Nell’incontro di oggi il punto sui dati di monitoraggio in Tirolo, Alto Adige e Trentino
In occasione dell’incontro del 6 e 7 maggio a Obertilliach (Tirolo Orientale), sulle strategie transfrontaliere per la sicurezza delle foreste, che vede la partecipazione di rappresentanti di Tirolo, Alto Adige e Trentino, i dati di monitoraggio raccolti negli ultimi anni nelle tre regioni sono stati riuniti, omogeneizzati ed elaborati secondo criteri comuni. I risultati del lavoro mostrano come, su 390 trappole totali, nel 2023 l’84% aveva ancora catture tali da indicare una situazione fortemente epidemica. anche se i valori di cattura permangono elevati e ben lontani da quelli che caratterizzano le fasi di latenza. Per quanto riguarda il decorso delle infestazioni negli anni, solo in Trentino si è rilevata una flessione dei livelli di popolazione (nel 2023 circa il 20% in meno del 2022), In Alto Adige e Tirolo orientale, invece, le popolazioni mostrano ancora un trend in aumento.
L’evoluzione delle infestazioni, divergente nelle tre aree dell’Euregio, è stata fortemente influenzata da diversi fattori: inizialmente dalla maggiore o minore disponibilità di massa legnosa schiantata da Vaia, in seguito dal verificarsi di ulteriori eventi dannosi per le foreste (schianti da neve, siccità), più in generale dall’andamento meteorologico, che a scala locale può avere impatti diversi.
Gli sviluppi futuri dell’infestazione di bostrico attualmente in atto sono, pertanto, di difficile previsione e non è ancora ipotizzabile la fine della sua proliferazione massiva e l’esaurimento dell’epidemia. Anche nei prossimi anni il bostrico tipografo resterà comunque il principale agente di danno per i boschi di abete rosso: monitorare attentamente l’ulteriore decorso dell’infestazione sarà condizione necessaria per registrare eventuali nuovi aumenti delle popolazioni e poter intervenire di conseguenza.
Al di là dei risultati ottenuti, è da rimarcare il tentativo di aggregazione ed elaborazione comune di dati raccolti regionalmente, con l’obiettivo principale di giungere alla condivisione delle informazioni e della loro interpretazione. Tutto ciò in un’ottica di collaborazione e compartecipazione alla definizione di linee guida, di scelte gestionali appropriate, di strategie comunicative efficaci.