Campagna vaccinazioni: l’esempio positivo dell’assessore Failoni dovrebbe essere seguito
Era il 14 maggio 2021 e l’assessore provinciale al Turismo si fece immortalare mentre gli veniva somministrata la prima dose di vaccino Covid. Un esempio di senso civico del nostro politico di Pinzolo che dovrebbe essere seguito da tutti i politici e amministratori, per ricordare l’importanza della vaccinazione di massa, unica strada che ci permetterà di uscire da questa grave pandemia. Purtroppo sono ancora tanti gli italiani (e molti di più i trentini) che non si sono ancora sottoposti al vaccino. La cosa grave è che all’appello manca, in provincia di Trento, il 17% del personale socio-sanitario (mentre nella civile Lombardia solo l’1,3% dei socio-sanitari non si è vaccinato). Il motivo? La maggior diffusione di allergie, tare ereditarie, patologie pregresse, ecc. in Trentino rispetto alla Lombardia? Non credo proprio. La causa è la presenza di uno “zocccolo” di operatori scettici e di molti medici no-vax che contribuiscono a diffondere paure e timori. E così sono molte le persone non vaccinate che assistono i nostri cari nelle RSA, che ci curano negli ospedali e nelle altre strutture e che, per legge, sono obbligati a un tampone solo una volta la settimana. E chi si infettasse tra un tampone e l’altro?
Riporto del parole del presidente degli Stati Uniti dove, secondo i dati della Johns Hopkins University, la media giornaliera è salita dai 13.700 nuovi contagi del 6 luglio agli oltre 37.000 del 20 luglio: “Se siete vaccinati non correte il rischio di essere ospedalizzati o di finire in rianimazione o di morire”.