Cari concittadini di Pinzolo, S. Antonio di Mavignola e Madonna di Campiglio
Cari concittadini di Pinzolo, S. Antonio di Mavignola e Madonna di Campiglio, le elezioni comunali di quest’anno saranno sicuramente ricordate come le prime con un unico candidato alla carica di sindaco. Sono certo che in molti di voi è ancora vivo il ricordo delle infuocate campagne elettorali di qualche anno fa, quando si contrapponevano candidati appartenenti ai diversi schieramenti. Mentre la Politica (trentina e romana) vede sempre moltissimi candidati mettersi in gioco per la conquista dell’ambìto scranno, è sempre più difficile trovare persone disposte ad amministrare i piccoli Comuni. In passato partecipare alla gestione del proprio Comune era motivo di grande orgoglio personale; ora, invece, questa spinta emotiva è venuta meno e i più preferiscono la delega rispetto ad un coinvolgimento diretto.
Ma se c’è un unico candidato, ha senso andare a votare?
Secondo me sì. E ve ne spiego le ragioni.
Innanzitutto il Comune è l’unico Ente in cui non serve il supporto di un partito politico per poter essere inclusi in una lista. Chiunque lo desideri, può raccogliere intorno a sé un gruppo di candidati e cercare di conquistare la maggioranza all’interno del Consiglio comunale.
Questa, a mio modo di vedere, è l’essenza stessa della democrazia, un rapporto diretto tra l’elettore e l’eletto che non prevede alcuna forma di mediazione di altri soggetti. Un secondo fattore, anch’esso molto importante, riguarda la vostra partecipazione al voto: più elettori si recheranno alle urne più il nostro mandato sarà forte, in quanto espressione di una maggioranza consistente della popolazione.
Il periodo di tempo intercorso dalla mia elezione ad oggi è stato particolarmente ricco dal punto di vista amministrativo: con una maggioranza motivata e coesa abbiamo iniziato e portato a termine molte opere che consideravamo importanti per l’intera Collettività, trovando il giusto equilibrio nelle decisioni e utilizzando il confronto quale unico metodo di azione.
Ma di lavoro da fare ce n’è ancora parecchio.
Una Comunità viva non si adagia sui risultati acquisiti ma si pone traguardi nuovi, giustamente più ambiziosi dei precedenti: ai progetti e programmi iniziati ma non ancora portati a termine, si aggiungono quelli che trovate nelle pagine dell’opuscolo illustrativo che negli scorsi giorni è giunto nelle vostre case.
Nella consiliatura che volge al termine non sono certo mancati i problemi. Vi confesso che fare il Sindaco di una Comunità come la nostra non è affatto semplice. Sindaco e Amministratori non hanno mai fatto mancare la loro presenza, sia nelle sedi istituzionali che tra la gente. L’impegno, sempre elevato, ha raggiunto il culmine nel periodo di lockdown quando, nel deserto che si era creato per il blocco pressoché totale delle attività, tutta la macchina comunale (amministratori, dipendenti, associazioni di volontariato) ha costituito un sicuro punto di riferimento per l’intera popolazione.
E non sono mancati neanche i momenti di difficoltà. Li ho affrontati con coraggio perché sentivo intorno a me il calore dell’intera Comunità, perché i tanti “Michele non mollare” che mi sono stati detti da molti di voi mi hanno fatto capire che eravate compatti dalla mia parte. Se, nonostante le avversità, ho deciso di ricandidare, una forte spinta in questa direzione mi è arrivata anche dalla genuina solidarietà che mi avete dimostrato in quei frangenti.
Nelle due liste che sostengono la mia candidatura troverete persone diverse per età, formazione ed esperienze lavorative che rappresentano uno spaccato della nostra Comunità. Sono donne e uomini che conoscete, persone con le quali vi chiedo di parlare dei temi che vi stanno più a cuore. Poi deciderete a chi dare la vostra preferenza.
Approfitto di questa occasione per rivolgere un sentito ringraziamento, a nome mio e dell’intera Collettività, ai Consiglieri uscenti: il loro apporto di idee è stato prezioso e la loro partecipazione ha consentito il regolare svolgimento dell’articolata vita amministrativa del Comune.
Vi invito a partecipare numerosi alla consultazione elettorale del 20-21 settembre: oltre ad esercitare un importante diritto-dovere, potrete scegliere le persone che avranno il compito delicato di guidare la nostra Collettività fino al 2025. L’arrivo di un Commissario sarebbe un insuccesso per me e per le due liste che mi sostengono ma anche un duro colpo per l’intera Comunità che vedrebbe andare in fumo tutte le battaglie combattute e vinte nel secolo scorso per la conquista della democrazia.
Una sconfitta per tutti.