Casse Rurali: rompiamo gli indugi
Giudicarie-Valsabbia-Paganella e Adamello, avviata la fusione tra le due Casse Rurali
Firmato il protocollo di fusione tra i due istituti, dopo poche settimane dalla nascita della Cassa Rurale Adamello. Ad aprile e maggio 2020 le assemblee dei soci, la nuova Cassa sarÁ operativa dal primo luglio. AvrÁ sportelli dal bresciano a Campiglio fino alla piana rotaliana. Per dimensioni sarÁ tra le prime quattro in Trentino e nelle prime venti in Cassa Centrale Banca.
I due direttori Davide Donati (Giudicarie-Valsabbia-Paganella) e Marco Mariotti (Adamello): abbiamo voluto anticipare i tempi, la riforma del credito cooperativo impone scelte coraggiose. L”™unione di due Casse in salute genererÁ un istituto ancora più forte e competitivo per sostenere imprese e famiglie. Saranno mantenuti gli sportelli e anche i dipendenti.
I presidenti Andrea Armanini e Fabrizia Caola: insistiamo sugli stessi territori, abbiamo molti punti in comune. Vogliamo continuare ad essere motore di sviluppo.
Tione, 15 novembre 2019 Di incerto c”™è solo il nome, per tutto il resto il percorso è giÁ perfettamente delineato. In una conferenza stampa congiunta a Darzo e a Tione i presidenti e direttori delle Casse Rurali Andrea Armanini e Davide Donati (Giudicarie-Valsabbia-Paganella) e Fabrizia Caola e Marco Mariotti (Adamello) hanno annunciato la prossima fusione tra i due istituti che farÁ nascere – dal primo luglio prossimo – un colosso da 160 milioni di patrimonio, oltre due miliardi di euro di raccolta, 1,13 miliardi di prestiti, 42 sportelli, 17mila soci, 56mila clienti e 252 dipendenti.
ServirÁ una comunitÁ di centomila abitanti e dovrebbe posizionarsi tra le prime quattro Rurali del Trentino e nelle prime venti banche del Gruppo Ccb. E, soprattutto, diventare uno dei fiori all”™occhiello del Gruppo, in Classe 1, la migliore, in base alla valutazione del modello di rischio.
A chi obbietta l”™eccessiva “ansia da fusione”, dal momento che la Cassa Rurale Adamello, frutto di precedenti fusioni nelle valli Giudicarie e Rendena, è di fatto appena nata, i presidenti Armanini e Caola rispondono che in questo modo si razionalizza la rete sul territorio e si aumenta l”™efficienza con una unica regìa e organizzazione. “Siamo una Cassa Rurale e manterremo inalterata la vicinanza con la comunitÁ , che sarÁ facilitata anche dai Gol, gruppi operativi locali nominati dai territori (a regime saranno 5, con 45 persone) cui spetta il compito di fare da tramite tra le istanze del territorio e la Cassa”.
“Contatti a livello di direzione c”™erano stati anche prima – ammettono i due direttori – adesso è il momento giusto. Perseguiamo l”™obiettivo di realizzare il bene vicendevole con i soci e i clienti, perseguendo l”™innovazione e sviluppando condizioni economiche e sociali mediante la fiducia, la responsabilitÁ e la reciprocitÁ . Abbiamo intenzione di mantenere e migliorare questi obiettivi”.
La sede sarÁ a Tione, con uffici centrali a Pinzolo, Darzo, Ponte Arche. L”™accordo sottoscritto dai presidenti prevede per i primi tre anni un Cda composto da 11 consiglieri (6 alla Adamello e 5 alla Giudicarie-Valsabbia-Paganella). Dopo il primo periodo, un consiglio a nove componenti, di cui 5 rappresentanti di altrettanti territori (Rendena, Tione, Giudicarie-Paganella, Chiese e Vallesabbia) e 4 senza vincoli.
Nel primo periodo ci sarÁ un/una presidente espresso dal cda della Cr Adamello e due vice, di cui uno vicario espressione della Cassa incorporante Giudicarie-Valsabbia-Paganella e l”™altro di Adamello.
A regime il/la presidente sarÁ nominato dall”™assemblea. Su quale dei due direttori attuali diventerÁ direttore generale della nuova Cassa deciderÁ la Capogruppo.
Le due Casse cominceranno fin da subito a considerarsi una unica realtÁ . Entro l”™anno il piano industriale ed i necessari passaggi autorizzativi. A Febbraio 2020 le assemblee territoriali, il 20 maggio l”™assemblea di fusione, dal primo luglio, se i soci approveranno, il via operativo.