Cavezzo ha una scuola anche trentina
Dellai: “È giunto il tempo di darci la mano a partire dai valori di solidarietà e di responsabilità”
CAVEZZO HA UNA SCUOLA ANCHE TRENTINA
“È giunto il tempo di darci la mano, fra nord, centro e sud, a partire dai valori di solidarietà e di responsabilità che in questa situazione e in altre, come l’Abruzzo, abbiamo visto. Ed è proprio a partire da casi come questo che vediamo come il nostro Paese sia migliore di come lo rappresentiamo, sotto le macerie di quello che abbiamo lasciato alle nostre spalle ci sono le virtù vere, ci sono la laboriosità e l’amicizia che ci devono unire”. Con queste parole oggi pomeriggio il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, è intervenuto all’inaugurazione della scuola primaria di secondo grado “Dante Alighieri” di Cavezzo, comune del modenese gravemente colpito dal terremoto lo scorso maggio. La scuola, che ospita 230 ragazzi ma ha una capienza di 250, sorge dove un tempo c’era un campo di granoturco ed è stata realizzata a tempo di record, grazie al progetto del Comitato “Insieme, una scuola per Cavezzo”, promosso dalla Comunità delle Giudicarie insieme ai Comuni delle Giudicarie, alla Comunità Alta Valsugana e Bernstol e ad altri enti ed aziende. Ad affiancare il presidente Dellai vi erano la presidente del Comitato e della Comunità delle Giudicarie Patrizia Ballardini, con il vice presidente del Comitato Luigi Olivieri e numerosi sindaci giudicariesi, l’assessore all’istruzione della Regione Emilia Romagna Tiziano Bianchi, nonché naturalmente gli amministratori locali: il sindaco di Cavezzo Stefano Draghetti e i componenti della Giunta e del Consiglio comunale, la dirigente scolastica Vera Contini e tutta la comunità.
Il presidente Lorenzo Dellai ha espresso parole di grande ammirazione nei confronti dei cittadini e degli amministratori dell’Emilia, che stanno affrontando con grande serietà l’emergenza: “Abbiamo voluto dare il nostro apporto perché nessuno da solo può superare questa situazione difficile – ha proseguito il presidente della Provincia autonoma di Trento -. Siamo autonomi e questo ci carica di una responsabilità maggiore rispetto agli altri territori. Qui c’è uno spaccato del Trentino, qui ci sono le rappresentanze della società civile, c’è il grande valore della solidarietà”.
“Questa è l’autonomia della responsabilità – ha a sua volta commentato la presente della Comunità Patrizia Ballardini -, sono orgogliosa di poter dire che questo risultato è stato raggiunto tutti assieme. La solidarietà ha vinto ancora e ha saputo tracciare ponti fra la comunità trentina e quella di Cavezzo, e questo è davvero un segnale forte ed importante, in un momento di crisi economica e sociale”.
I lavori sono stati realizzati in soli 40 giorni dalla Ille Prefabbricati spa che ha vinto la gara di appalto per la realizzazione di un prefabbricato in legno per i 230 ragazzi di Cavezzo, rimasti senza scuola dopo quei tremendi terremoti del 20 e 29 maggio 2012. 831.468,54 euro il valore contrattuale dell’immobile che ha una superficie totale di circa 1240 m². Alle classi per lo svolgimento delle lezioni sono affiancati un’aula multimediale, un laboratorio di informatica, due laboratori di chimica/fisica, due locali di deposito, un impianto informatico all’avanguardia.
Partita dalla Comunità delle Giudicarie l’iniziativa di solidarietà per costruire un edificio scolastico ha trovato l’adesione e l’appoggio dei Comuni delle Giudicarie, dei Bim del Sarca e del Chiese, della Comunità Alta Valsugana e Bersntol e di altri soggetti pubblici e privati non solo sul territorio trentino. È stato chiesto anche un coinvolgimento del fondo a favore dei terremotati dell’Emilia Romagna, attivato dall’accordo del giugno scorso tra associazioni di categoria, sindacati, Provincia autonoma di Trento e Consorzio dei Comuni trentini, mentre per sensibilizzare la popolazione sono state distribuiti cartoline e manifesti. Al progetto hanno partecipato naturalmente anche soggetti locali, fra cui la Gazzetta di Parma e la banca Cariparma Credit Agricole. Fra i donatori trentini vanno inoltre ricordati Alessandro Grandi, di Villa Lagarina, e Nicola Simonini, di Serravalle, studenti del IV anno Domotica del Centro Formazione Professionale “Veronesi” di Rovereto. I due diciannovenni nel maggio di quest’anno, con le loro “gru-eoliche”, hanno vinto il premio speciale Meccatronica al D2T High School di Trentino Sviluppo. E hanno deciso di devolvere i 1.000 euro del concorso proprio per la costruzione della nuova scuola di Cavezzo.
Oggi la cerimonia di inaugurazione, che ha coinvolto tutta la comunità di Cavezzo, è iniziata al mattino con uno scambio gastronomico fra le Giudicarie – grazie alla collaborazione del Consorzio Turistico Pro Loco Val Rendena, di Agri90, dei polenteri di Storo e di Surgiva Spa – con la popolazione di Cavezzo. Quindi, nel primo pomeriggio, una allegra sfilata ha animato il centro modenese fino alla nuova scuola media con le autorità locali e giudicariesi, la Fanfara degli alpini di Pieve di Bono, la Banda dell’Istituto di Istruzione Lorenzo Guetti di Tione, il Coro Croz da la Stria di Spiazzo, il Gruppo Folk di Caderzone Terme, ragazzi e ragazze delle associazioni sportive giudicariesi, esponenti della protezione civile e degli alpini, allievi dei vigili del fuoco, rappresentanti degli istituti scolastici delle Giudicarie, oltre a tutta la comunità di Cavezzo.
L’inaugurazione ufficiale della scuola è stata aperta dai ragazzi della scuola che hanno cantato alcune canzoni, dalla banda dell’istituto Guetti di Tione e dal Coro Croz da la Stria. Poi gli interventi delle autorità. L’assessore all’istruzione regionale Patrizio Bianchi ha voluto ricordare quei drammatici giorni di maggio, quando 70.000 bambini sono rimasti senza classe. “Le nostre due comunità – ha aggiunto il sindaco Stefano Draghetti – si sono unite in uno sforzo comune, siamo partiti da una tragedia che ci ha toccato da vicino e abbiamo trovato tante istituzioni e soggetti che ci hanno aiutato: ora non vogliamo fermarci qui, ma completare il polo scolastico”. A seguire infatti, Giangiacomo Schiavi vicepresidente RCS-Corriere della Sera ed Enrico Franco direttore del Corriere del Trentino, hanno presentato i progetti dei tre gruppi di architetti incaricati da Renzo Piano per lo studio del completamento del polo scolastico con palestra, parco con auditorium/sala polivalente e ampliamento delle scuole elementari con creazione di laboratori attrezzati. Completamento che sarà finanziato dal gruppo RCS-Corriere della Sera nonché dal Tg La7. All’interno della scuola vi erano le tavole plastiche del progetto futuro, che mira, come ha spiegato l’architetto Carlo Ratti, ad unire l’edificio delle medie con quello delle elementari attraverso un grande tetto trasparente, una sorta di giardino, auditorium e spazio collettivo fra le due scuole.
In chiusura lo scoprimento di una targa con i nomi di tutti coloro che hanno partecipato a questo progetto e una frase del sommo poeta, Dante Alighieri, a cui è intitolata la scuola: “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”.