Centro Piovanelli-Pellegrini di Tione: presto la nuova struttura
Ieri il sopralluogo del presidente Fugatti e degli assessori Tonina, Segnana e Gottardi
Centro Piovanelli-Pellegrini di Tione: presto la nuova struttura per l’assistenza ai disabili gravi
Taglio del nastro entro la fine dell’anno per la rinnovata struttura e l’annesso nuovo edificio del Centro Leonia Piovanelli e Maria Roberta Pellegrini di Tione, visitati ieri dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti, dal vicepresidente Mario Tonina e dagli assessori Stefania Segnana e Mattia Gottardi, assieme al presidente della Comunità delle Giudicarie Giorgio Butterini e al sindaco reggente di Tione Eugenio Antolini. La necessità di realizzare una nuova comunità alloggio nasce dalla richiesta delle famiglie che, o per il venir meno della presenza dei familiari, o per l’intensificarsi della complessità nell’assistenza, si trovano nell’impossibilità di prendersi adeguatamente cura dei propri cari con disabilità gravi. Al momento la gestione del servizio, demandata all’Anffas, permette di assistere 23 persone, di cui una dozzina anche per la notte. Vista la valenza sociale del progetto, la Provincia ha voluto proseguire nel percorso di finanziamento della riqualificazione dell’esistente e della costruzione della nuova struttura, una parte del quale ha visto anche l’impegno a bilancio di tutti i comuni delle Giudicarie, assieme a Bim del Sarca e del Chiese, Comunità di Valle, Casse Rurali, altre banche e privati e della stessa fondazione Piovanelli proprietaria dell’immobile e del terreno adiacente.
Il presidente Fugatti e gli assessori hanno sottolineato quanto sia indispensabile confrontarsi sempre con i territori, per trovare condivisione sulle scelte politiche, dato che la realtà locale è conosciuta sempre meglio da chi vi opera. “È fondamentale mantenere i servizi sul territorio, la realizzazione di questo centro è un fatto che risponde ad un bisogno della comunità locale, per la quale centralizzare il servizio sarebbe stato un grave errore” ha detto il vicepresidente Tonina, che già nel 2015 aveva seguito la vicenda di una paventata sospensione del contributo, attraverso un’interrogazione consiliare che portava la sua firma. Anche l’assessore Segnana ha voluto ribadire che è importante non dimenticarsi che “chi vive in prima persona un disagio psichico o fisico già è gravato da enormi problemi, per cui rispondere a questi bisogni non solo è doveroso, ma è indice di attenzione e di vicinanza concreta delle istituzioni provinciali e di quanti hanno impegnato risorse importanti sul progetto, per dare una possibilità in termini di maggiore qualità della vita a chi si trova in stato di necessità”.
L’edificio attualmente in uso, composto da due blocchi collegati da un corpo terrazzato, si trovava in un precario stato di conservazione, non adeguato sul fronte del rischio sismico e con alti costi di gestione a causa della scarsa efficienza energetica. Dal 2016 è iniziata in un’area limitrofa la costruzione di un nuovo edificio e di aree a parcheggio, così da consentire l’assistenza ad un sempre maggior numero di persone. Il centro esistente, messo a disposizione dalla fondazione Piovanelli a partire dagli inizi degli anni ‘80, è più adatto ad accogliere persone con buone capacità motorie, mentre la realizzazione di una nuova comunità è dedicata a persone con elevati bisogni assistenziali, permettendo così di dare una risposta ai bisogni emersi. Di pari passo si è reso necessario un adeguamento della struttura attuale, per garantire un confort migliore a chi vi abita e vi lavora. Gli interventi vanno, infatti, ad aumentare il grado di sicurezza sismica, l’isolazione (con una coibentazione esterna, ma anche attraverso nuovi serramenti) e la sua funzionalità, con una sopraelevazione che permetterà di fruire appieno degli spazi uniformando al contempo l’aspetto architettonico, senza però impattare sul paesaggio. Il nuovo centro sarà collegato all’esistente mediante un percorso “caldo” al piano interrato, per non aggravare nelle stagioni fredde lo stato di salute già precario degli utenti. La vicinanza del nuovo edificio consentirà la condivisione di strutture come la piscina, la palestra, l’aula di musicoterapia e l’aula di stimolazione sensoriale. Alla base del progetto c’è la volontà di incentivare la sensibilità verso i diversamente abili e di favorire e supportare la massima autonomia di soggetti svantaggiati attraverso processi di integrazione e partecipazione. Grande importanza è stata rivolta agli spazi verdi, alla creazione di un ambiente all’aperto sereno e accogliente. Il nuovo edificio ospita a piano terra un ampio atelier laboratorio dove i ragazzi più autonomi possono svolgere attività produttive e manuali, ed uno spazio vendita aperto all’esterno. La costruzione ha bassi consumi energetici, poche necessità di manutenzione nel tempo e si richiama alla tradizione attraverso materiali come legno e pietra locale riletti in chiave moderna, con particolare attenzione al benessere di chi vi abita e alla salubrità degli ambienti. L’ammontare complessivo dell’opera è di poco più di 3 milioni euro, in gran parte provenienti da contributo provinciale e in parte finanziati dalla fondazione Piovanelli e da contributi degli enti pubblici locali, banche e privati.