Ciclovie del Trentino, l’indagine di ISPAT

di Provincia di Trento

Ciclovie del Trentino, l’indagine di ISPAT

Rilevazioni su sette ciclovie trentine. Ciclisti, residenti, turisti chiamati ad esprimere il proprio giudizio e fornire suggerimenti su come migliorare l’infrastruttura ciclopedonale provinciale

Con i suoi 460 chilometri la rete ciclopedonale del Trentino rappresenta un’importante risorsa per i territori che collega e attraversa. Un’infrastruttura apprezzata e fruita da residenti e turisti, che nel 2023 ha fatto registrare quasi 3 milioni di passaggi, pari a circa 60 milioni di chilometri pedalati.
Al fine di conoscere il grado di soddisfazione degli utilizzatori delle ciclovie trentine, nelle scorse settimane l’Istituto di statistica della provincia di Trento – ISPAT ha avviato una indagine rivolgendosi a chiunque – turisti, residenti, lavoratori, sportivi – transiti in bicicletta sulle principali ciclovie del Trentino.

“L’obiettivo è conoscere il livello di soddisfazione degli utilizzatori delle ciclovie del Trentino in merito ad alcuni aspetti quali gli itinerari cicloturistici, la segnaletica, la manutenzione e i servizi offerti lungo il percorso al fine di raccogliere informazioni utili a migliorare la rete di ciclovie attuali e a delineare quelle future” spiega Vincenzo Bertozzi, sostituto dirigente di ISPAT.
La rilevazione è partita all’inizio del giungo scorso e andrà avanti sino all’ ottobre 2024. L’obiettivo è arrivare a raccogliere circa 1.500 questionari in otto punti dislocati lungo le ciclovie extraurbane di Fiemme-Fassa, Valsugana, Valle dell’Adige (due postazioni), Valle dei Laghi, Val di Sole, Val Rendena e Adige-Garda.

Fondamentali per la buona riuscita dell’indagine saranno la disponibilità e la collaborazione di turisti e residenti ai punti di rilevazione. Da qui l’invito a dedicare qualche minuto per la raccolta dell’intervista ai rilevatori e alle rilevatrici.
“L’Amministrazione provinciale fonda le proprie scelte di investimento anche sulle osservazioni e i suggerimenti di chi utilizza queste strutture – spiega ancora Bertozzi -. Un piccolo contributo di tempo potrà migliorare l’ambiente in cui viviamo e le infrastrutture, con particolare attenzione alla mobilità sostenibile”

L’indagine è realizzata dall’Istituto di Statistica della provincia di Trento – ISPAT, su richiesta dell’Ufficio Infrastrutture ciclopedonali, in collaborazione con il Servizio per il Sostegno Occupazionale e la Valorizzazione Ambientale della Provincia autonoma di Trento.

Ogni partecipante all’indagine riceverà un piccolo gadget al termine dell’intervista.