Circonvallazione: “Salviamo la Pineta!”

di Marco Salvaterra

“Salviamo la Pineta!”, così titola il foglio informativo che i gruppi consigliari del Comune di Pinzolo, Lista Insieme e L’Intesa, stanno distribuendo in questi giorni ai censiti di Pinzolo.
Il tema è di grande importanza e attualità: riguarda il progetto delle possibili soluzioni per togliere il traffico di attraversamento dal centro di Pinzolo. Infatti, a breve termine, la Provincia Autonoma di Trento dovrebbe depositare alla commissione V.I.A. le possibili alternative.
Per un’analisi più approfondita della posizione del gruppo di minoranza rimandiamo al sito www.obiettivocomune.com. In sintesi, la minoranza si dichiara nettamente contraria alle proposte di attraversamento della Pineta. La Provincia (oltre alla soluzione in doppia galleria sotto il Doss del Sabion) aveva inizialmente avanzato due proposte, di cui una immediatamente scartata (quella che prevedeva una parziale galleria sotto la Fasè; tra l’altro giustamente avversata sia da Caderzone che da Carisolo, e forse tracciata dai tecnici senza un preventivo sopralluogo in zona – quel versante sembra particolarmente instabile).
L’alternativa al doppio tunnel secondo la Provincia rimane quindi il superamento della Pineta in galleria artificiale sotterranea fiancheggiando i campi da calcio, il fiume Sarca e la Pineta.
L’attuale maggioranza comunale ha invece proposto il passaggio con galleria artificiale tra la Pineta e il Centro Tennis, per proseguire fino all’area dell’ex-maneggio e risalire in superficie lungo l’argine del Sarca fino a Carisolo.
La proposta avanzata dalla minoranza prevede invece il passaggio in galleria sotto il Doss del Sabion, ma non con tunnel a “doppia canna” (il cui costo ovviamente è notevole – più di 90.000.000 di Euro), ma in galleria a “canna singola” di tipo policentrico, corredata da cunicolo laterale di sicurezza e “due finestre” – ovvero una sorta di “uscite di sicurezza” (per i particolari rimandiamo sempre al sito www.obiettivocomune.com). A quanto pare, sembra che questa soluzione sia percorribile ed in grado di fornire un’adeguata difesa dell’incolumità degli automobilisti nel caso di incidenti nel tunnel, oltre ad avere costi nettamente inferiori.
Sono convinto che l’eliminazione del traffico dal centro di Pinzolo sia indispensabile, oltre che per migliorare la qualità della vita dei residenti, per qualificare l’offerta turistica della nostra località (e sappiamo tutti quanto sia importante il turismo per l’economia della zona). Ma temo che le soluzioni che vanno ad intaccare l’unica area verde rimasta comportino dei costi ambientali ed economici enormi per Pinzolo, e non solo negli anni necessari alla realizzazione che saranno probabilmente molti, visti i tempi delle opere pubbliche realizzate dalla Provincia (pensiamo alla variante Caderzone-Strembo: dopo cinque anni i lavori non sono ancora ultimati, e le leggerezze commesse nella progettazione comporteranno una notevole spesa per la realizzazione delle reti di protezione dal campo di golf – come sarà il loro impatto visivo? – e per l’utilizzazione dell’orrendo ponte di cemento armato, ultimato da anni e ancora chiuso).
Ritengo che la questione sia decisiva per il futuro di Pinzolo, Giustino e Carisolo e che la popolazione, adeguatamente informata, abbia il diritto di esprimersi magari anche attraverso un referendum.

Pubblichiamo la precisazione che ci ha inviato Michele Cereghini, consigliere di maggioranza del Comune di Pinzolo, riguardo alla frase “L’attuale maggioranza comunale ha invece proposto il passaggio con galleria artificiale tra la Pineta e il Centro Tennis, per proseguire fino all’area dell’ex-maneggio e risalire in superficie lungo l’argine del Sarca fino a Carisolo”.
“Ricordo che l’attuale maggioranza non ha fatto nessuna proposta; diverso è se il sindaco e l’allora assessore all’urbanistica hanno messo sul tavolo delle trattative soluzioni diverse anche se difficilmente percorribili.
Per restare ai fatti concreti la maggioranza si è attivata per avere una consulenza sopra le parti (si spera) affidando al prof. Raffaele Mauro docente di "Costruzione di strade, ferrovie ed aereoporti" presso l’Università di Trento un incarico per verificare le proposte che gli uffici provinciali devono depositare al VIA; consulenza che ci deve dare delle certezze sui tempi, modi, costi, dettagli costruttivi, impatto ambientale e risvolti idrogeologici delle diverse soluzioni. Il professore ha fatto il sopraluogo nel mese di giugno e da allora siamo in attesa”.

Pista ciclabile a sud del Ponte di San Rocco

Pista ciclabile a nord del ponte di San Rocco