Circonvallazione: Turismo in Val Rendena e Pineta
Cari Amministratori,
guardiamoci nelle tasche….cosa rimane a Pinzolo di così forte richiamo per le famiglie con bambini o per persone di mezza età che si prendono la “briga” di venire fin qui lasciando almeno per una settimana alle spalle il caos e il traffico delle città?
Ipotizzo:
La vacanza come ricerca culturale e relazionale…chi parte si dirige verso luoghi che, a livello culturale ed emotivo, hanno ancora qualche cosa da offrire…..
La scelta della villeggiatura di montagna per questa grossa fetta di turisti, che rappresentano ormai la percentuale più alta di persone che scelgono Pinzolo come meta delle proprie vacanze, non sta sicuramente per le arrampicate sul Campanil Basso o per le escursioni in Presanella, attrattive raccolte da un’altra fascia di età, ma forse per trovare ciò che la natura ancora offre comodamente:un esempio è la Pineta.
Penso:
“Bisogna cambiare mentalità, e passare da una cultura dei vincoli ad una cultura dei valori, che devono essere identificati all’interno del patrimonio rurale. …La cultura di montagna dovrebbe permettere ai suoi abitanti di vivere in equilibrio in ambienti limite….salvaguardando il territorio non solo per se stessi ma anche e soprattutto per gli abitanti della città…”
Traggo le mie conclusioni:
L’obiettivo da porsi è quello di sensibilizzare la popolazione allo sviluppo del turismo rurale e del turismo montano con particolare attenzione alle potenzialità del territorio rappresentate dalle valenze ambientali e dei suoi prodotti.
….e sottopongo a Voi i miei dubbi:
“Siete proprio sicuri che i turisti appartenenti a questa categoria si accontenteranno nei prossimi anni di frequentare un artefatto parco verde a Pinzolo?
Perché non usufruire dei più comodi parchi ritagliati nelle proprie città? Dov’è la differenza? Stesso rumore, stessa qualità dell’aria…”
A Voi la parola….
Cordialmente
Lorenza Ventura – Consigliere Comune di Caderzone
Caderzone, 23 marzo 2007