Collegamento Pinzolo-Presena tra i progetti presentati dalla Provincia per il Recovery Fund?
Pochi giorni fa è stata pubblicata su un quotidiano locale una lettera del sindaco di Vermiglio, Michele Bertolini, nella quale, prendendo spunto dall’affermazione del sindaco di Pinzolo riguardo alla necessità di decongestionare dal traffico le località turistiche di montagna, proponeva anche per il Tonale una tangenziale al fine di pedonalizzare l’area centrale. Il dinamico sindaco solandro guarda però anche al futuro e, ricordando che la Regione Lombardia ha già stanziato 25 milioni per la realizzazione di un impianto funiviario propedeutico al collegamento con l’Alta Valtellina, rilancia l’ambiziosa ipotesi del collegamento dell’area del Tonale/Presena con la skiarea Campiglio (https://www.campanedipinzolo.it/cronaca-locale/ecco-il-collegamento-funiviario-pinzolo-tonale/)
attraverso la realizzazione di un trenino dalla val Nambrone che sfrutterebbe la galleria scavata negli anni Sessanta, oppure con la realizzano di un collegamento funiviario Marilleva-Tonale.
Al termine dell’intervento, il sindaco di Vermiglio si augura che il suo contributo al dibattito ponga al centro il fatto che i vari territori sicuramente hanno delle visioni, delle necessità e delle aspettative da poter condividere in una fase strategica, e non a caso all’interno del Consiglio delle Autonomie i Comuni hanno chiesto che gli investimenti legati al Recovery Fund possano essere concordati con le Amministrazioni locali.
Per quanto riguarda il collegamento Pinzolo-Presena, esso avrebbe una serie di ricadute positive non solo economiche sui territori che andrebbe a unire. Eccone alcune:
- Realizzazione di una tra i più vasti comprensori impiantistici del mondo (grazie anche al collegamento con la Valtellina);
- Forte riduzione del traffico veicolare verso il verso il Tonale, ma soprattutto eliminazione del traffico estivo lungo la strada che percorre la val Nambrone che potrebbe essere riservata esclusivamente ai bikers;
- Impatto ambientale molto contenuto in quanto si utilizzano, almeno in parte, tracciati dismessi;
- Pur collegando due estesi domini sciabili non verrebbe utilizzato solo per lo sci in pista (ma anche free, ciaspole, ecc.), ma anche per destagionalizzare i flussi turistici (in maggio e giugno per la pratica dello sci al Presena; in estate le escursioni a piedi e in bici);
- La zona di Cornisello è particolarmente adatta per la realizzazione di un museo della Montagna in quota, sfruttando le volumetrie già esistenti in quota;
- Il fascino del trenino in alta quota, con stazioni intermedie panoramiche, costituirebbe una ulteriore attrazione turistica per i territori coinvolti, al pari del trenino di Garmisch e di altre località di montagna.
Sarebbe importante per il futuro della nostra economia che il collegamento tra le aree rientrasse tra i 32 progetti presentati dalla Provincia allo Stato per poter accedere ai denari del Recovery Fund (poco più di 200 miliardi di euro destinati dall’Ue all’Italia), come tanti altri progetti (e. funivia Caldonazzo-Luserna, funivia Riva del Garda-Ledro, ecc.).