“Colore di neve” A Darè la personale di Beatrice Pastorio

di Comune Porte di Rendena

“Colore di neve” A Darè la personale di Beatrice Pastorio

Inaugura domani, venerdì 20 dicembre, “Colore di neve”: mostra personale di pittura di Beatrice Pastorio. L’appuntamento è alle ore 17 a Casa Cüs a Darè nel comune di Porte di Rendena e l’esposizione sarà visitabile fino al 7 gennaio, con ingresso libero, dalle 15.30 alle 19.30 (chiuso nelle giornate del 23, 25 e 30 dicembre).

Come spiega l’assessora comunale alla cultura, Paola Chiappani: «Questo è una mostra tutta imperniata sul mondo della neve, non solo come fenomeno atmosferico o piacevole occasione per ammirare paesaggi meravigliosi. Qui l’autrice riesce a riportare la dimensione emozionale di ciò che questo elemento è per l’autrice.

 

Dal sito lombardiabeniculturali.it riportiamo:

Notizie storico-critiche: Beatrice Pastorio predilige l’uso di materiali e supporti vari, quali carta, cartoncino, tela, seta, tulle, filati di lana, cotone, nastri, plastica, foglie d’oro e d’argento e materiali di riciclo, variamente assemblati a realizzare opere caratterizzate da una costante ricerca di leggerezza ed evanescenza.

La sua è “una ricerca sottile, dove ora la forma, ora il colore, ora il sogno, si assumono la responsabilità della narrazione poetica, in una dimensione di tenuità avvolgente, priva di gerarchie. Illustra libri di fiabe con immagini suadenti, leggere (…). Non tutte le fiabe, certo, solo quelle che permettono di sognare, di addentrarsi nei meandri dell’inconscio, alla scoperta delle sensazioni più remote (…). Beatrice intravede, nelle pieghe della realtà, immagini, colori e forme cangianti e iridescenti e le riporta nelle sue opere, creando effetti ottici preziosi e mutevoli, così da proporre varianti continue alla percezione del colore, in un inarrestabile rimando di sovrapposizioni cromatiche. Carpisce i segreti movimenti delle cose, le loro rifrazioni, le vibrazioni e i colori, gli elementi impalpabili che impreziosiscono la realtà, che le donano quella particolare magia, che possiamo cogliere solo attraverso occhi come i suoi, occhi che sanno vedere con nitidezza il vetro delle libellule” (C. Micheli, Il vetro delle libellule, Mantova 2012, pp. 6-7).