Comunicato Congiunto – Poligono del Giappone

di Micaela Deriu

Tione di Trento, 18 agosto 2017

Cogliendo spunto dall’articolo “poligono giapponese un extracomunitario indesiderato”,
pubblicato in data 18.08.2017 sui portali campanedipinzolo.it / giudicarie.com e
ringraziando Alessandro Giacomini per aver segnalato la problematica esistente, come
Parco Fluviale della Sarca e Comune di Pelugo contribuiamo alla conoscenza del
tema con alcune integrazioni in merito a questa pianta invasiva e alle azioni in corso
nell’ambito territoriale del fiume Sarca.

Dato che la lotta alle specie alloctone invasive è uno degli assi portanti delle politiche
europee di tutela degli ambienti naturali e della biodiversità, il Parco fluviale della Sarca
ha già direttamente avviato alcune azioni sperimentali, progettate e monitorate dal
gruppo tecnico composto da rappresentanti del SSAAP, FMACH, APPA, Serv.
Bacini Montani, Università di Padova e altri per individuare metodi alternativi
applicabili al nostro territorio.
Nel 2016 la diffusione della pianta lungo il fiume Sarca è stata oggetto di una tesi di laurea
(univ. PD – FEM) che ha portato a una mappatura precisa dell’infestazione.
Attualmente il Parco fluviale della Sarca sta lavorando alla realizzazione di un
depliant informativo sul poligono del Giappone e collaborando con vari Enti per
attivare nuove iniziative. A partire dal prossimo autunno, inoltre, il Parco fluviale della
Sarca propone gratuitamente a tutti i comuni dell’asta fluviale incontri formativi con i tecnici
e le squadre comunali addette al verde per affrontare correttamente questa problematica:
il contenimento dell’espansione del Poligono giapponese infatti si realizza soprattutto con
buone pratiche gestionali ordinarie.
Parallelamente verranno programmati incontri di sensibilizzazione rivolti a tutti i cittadini.

Per quanto riguarda il progetto di contenimento del Poligono giapponese in atto a Pelugo
presso il “parco Masere”, questo nasce dalla volontà dell’amministrazione comunale di
Pelugo di recuperare la visibilità sulla Sarca e sul torrente Bedù tutelando la biodiversità
dell’habitat fluviale e migliorando nel contempo anche l’aspetto estetico – paesaggistico
dell’area. Il Comune ha richiesto a questo scopo la collaborazione tecnica del Parco
Fluviale della Sarca per organizzare un incontro formativo col personale coinvolto e
per costruire un piano d’azione.
Questo prevede l’estirpazione manuale periodica di tutte le piante per i prossimi 5
anni, intervallo di tempo necessario per avere un risultato apprezzabile: essendo
iniziato a giugno 2017, ad oggi siamo solo all’inizio del progetto di eradicazione e quindi
assai prematuro fornire giudizi sull’esito dell’intervento.
È intenzione del comune di Pelugo ampliare l’area di intervento a tutto il tratto che
costeggia il “parco Masere” anche sperimentando nuovi metodi (pirodiserbo), progetto in
via di valutazione e da realizzarsi eventualmente dal prossimo anno.

Il Parco naturale Adamello Brenta, pur non coinvolto nell’intervento al Parco Masere, è
stato il primo soggetto ad avviare interventi sperimentali di contenimento del Poligono
giapponese nel proprio territorio di competenza, fornendo preziose esperienze al riguardo
(az.C18, progetto LIFE+ten).

Per quanto riguarda le caratteristiche della pianta, i suoi punti di forza sono senz’altro il
vigore e la velocità di crescita, stimata in circa 30 cm alla settimana per la parte
visibile. L’apparato sotterraneo, particolarmente esteso, può raggiungere i 3 m di
profondità.
Sebbene la pianta sia sensibile ai diserbanti tradizionali, nelle azioni di contenimento
avviate dal Parco Fluviale e dal comune di Pelugo non è stato volutamente preso in
considerazione questo metodo, preferendo attenersi a sistemi più ecosostenibili.

Ad oggi in provincia di Trento non ci sono norme specifiche che obblighino a
segnalare o intervenire sulle specie alloctone invasive in generale. È senz’altro
buona pratica imparare a riconoscere le specie più problematiche del nostro territorio,
informandosi sui loro impatti e sulle modalità eventuali di contenimento.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti nell’ambito del territorio del Parco Fluviale
Sarca è possibile scrivere a reteriserve@bimsarca.tn.it o telefonare al num 0464.516752

 

Coordinatore Rete di Riserve alto e basso Sarca
Dott.ssa Micaela Deriu

Assessore Comune di Pelugo
Matteo Motter