Considerazioni sul Trasporto pubblico nelle Giudicarie
Facendo seguito alle considerazioni di Marco Salvaterra sul disservizo ferroviario verificatosi a Trento,
ricordando che un fatto analogo a quello evidenziato su Campane di Pinzolo ,riguardo i treni a Trento, è successo
lo scorso anno, sempre nello stesso periodo, è il caso di ampliare il ragionamento sul Servizio di Trasporto Pubblico nelle Giudicarie.
Le direttrici del Trasporto Pubblico a partenza dal Trentino Occidentale hanno come terminali Trento + ev Treno e Brescia .
Collegamento con Trento :
percorrenza infinita : 100 minuti per 60 KM, con una notevole serie di giri viziosi (Preore – Ragoli – Padergnone – Vezzano – Cadine),
alla ricerca di qualche improbabile viaggiatore, quando la maggioranza di queste località è servita da altre linee oltre che dalla Campiglio, che essendo una delle più lunghe, tra quelle esercite da Trentino Trasporti, ha un tempo di viaggio lungo già di suo.
La durata del viaggio cui a volte si aggiunge il fastidioso e spesso incomprensibile cambio di autobus
scoraggiano l’uso del mezzo pubblico.
Inoltre questa linea dovrebbe effettuare la fermata alla stazione FS tirando dritto sul cavalcavia di Trento Centro,
senza costringere i malcapitati a trascinarsi una valigia dalla stazione degli autobus a quella dei treni.
Tutto ciò è fattibile a costo zero, evitando lo stretto e tortuoso accesso in città dalla
SS 45 “Gardesana Occidentale”.
Collegamento con Brescia :
tempi di percorrenza uguali a quelli della diligenza : 180 minuti per 100 km.
Gli orari dei bus ricalcano fedelmente quelli degli anni 60.
Non è cambiato nulla, non ci si è accorti che altri sono i mezzi di trasporto e altre sono le strade,
essendo stata realizzata la superstrada Barghe – Brescia.
C’ è da aggiungere che essendo due le società di trasporto, su questa tratta, oltre il disagio di almeno un cambio bus,
se non due, c’è a volte l’inconveniente, già più volte verificatosi, delle mancate coincidenze.
Invece di sistemare adeguatamente le strade esistenti e far funzionare ciò che c’è, si favoleggia di Metroland,
che alla fine potrebbe ottenere l’unico risultato di spopolare di giorno le valli trentine, trasformandole nel dormitorio di Trento.
La verità è che non esiste politica del trasporto pubblico, che messo come è non è appetibile.
Si è costretti ad usare il mezzo privato, ed una volta giunti a Trento si paga un ricco pizzo ( parcheggi solo blu ),
a quella amministrazione comunale. Un autentico salasso.
Che abbia ragione lo zio Mario, cioè Monti, a volere le gare nei servizi pubblici, evitando le scorciatoie
delle società in house ?
Un Contribuente Trentino