Coronavirus, 13 nuovi decessi, 89 nuovi contagi
Mentre si lavora per la ripartenza
Coronavirus, 13 nuovi decessi, 89 nuovi contagi
13 nuovi decessi (che portano il totale a 268), 89 nuovi contagi, di cui 88 verificati con tampone. Sul totale, sono 47 i casi positivi nelle Rsa, 881 i tamponi effettuati, 69 i posti occupati in terapia intensiva, 462 in totale i guariti: sono questi i numeri che oggi descrivono l’evoluzione del contagio da Covid 19 in Trentino. Li hanno resi noti il presidente Maurizio Fugatti e l’assessore Stefania Segnana durante l’aggiornamento quotidiano delle 17.30. C’è ancora molta prudenza su come affrontare l’emergenza, con l’invito a passare Pasqua e Pasquetta a casa, ma si comincia a ragionare anche in Trentino sulla cosiddetta “fase 2”. “Il motto – ha spiegato il presidente Fugatti – è prepararsi alla ripartenza. Per questo si susseguono gli incontri con categorie e attori sociali. Sono impegnati due gruppi di lavoro in materia economica. Vogliamo mettere a disposizione del Governo, con cui collaboriamo in questa emergenza nazionale, alcune proposte che devono garantire la salute dei lavoratori e permettano anche di ragionare sugli ipotetici settori da cui iniziare la fase di riapertura. Proponiamo di valutare le attività all’aperto, come cantieri boschivi, cave, manutenzioni, sistemazioni fluviali, cantieri stradali, nonché tutte le attività in cui l’imprenditore socio opera da solo o con gli stretti famigliari, a condizione che vengano rispettate le misure di protezione sanitaria. Ragioniamo anche sulle aziende che stanno facendo interventi per la messa in sicurezza. Le aziende sanitarie dovranno predisporre una stretta sorveglianza epidemiologica per poter prevedere interventi urgenti di sanità pubblica”. Come ha spiegato l’assessore Segnana da lunedì ad oggi sono 9.676 le domande raccolte per il “bonus alimentare”. Di queste 3.489 sono già state approvate dai Servizi sociali; proseguirà nei prossimi giorni la valutazione delle richieste. Sul contributo per i sanitari in prima linea Fugatti ha confermato la volontà di intervenire; si sta ragionando su modalità, tempi e quantificazione.
Nel decidere di mettere dei limiti alle attuali restrizioni, ha spiegato il presidente, non si può rischiare, perché al centro c’è la salute delle persone, e quindi si deve mantenere un atteggiamento responsabile e prudente. Ricordando la campagna #lamiaterranonsiferma, Fugatti ha invitato a sostenere le produzioni “consumando trentino”.
Oggi, ha aggiunto, si è tenuta una riunione in videoconferenza con i sindaci dei comuni di Vermiglio, Campitello di Fassa, Pieve di Bono, Canazei e Borgo Chiese. “Voglio ribadire – ha detto – che in Trentino non esistono zone rosse. Ci sono alcuni comuni che presentano una prevalenza di positività al Coronavirus superiore al 2 per cento degli abitanti e per questo motivo si è ritenuto di attuare una campagna straordinaria di sorveglianza. In accordo con l’azienda sanitaria, con il Commissariato del governo e con i sindaci abbiamo ritenuto opportuno avviare in questi territori uno studio epidemiologico su base volontaria che fornisca importanti informazioni sullo stato di queste popolazioni per adottare idonee misure di sanità pubblica”. Sono previsti, per chi aderisce, un questionario, l’effettuazione di un piccolo prelievo di sangue, un tampone a tutti coloro che hanno in atto o hanno avuto sintomi da influenza a partire dal primo marzo e anche l’eventuale isolamento in quarantena di tutte le persone con tampone positivo.
Per quanto riguarda le Case di riposo, ha evidenziato Fugatti, è stato messo in atto un affiancamento con una task force, guidata dal dottor Gobber dell’Apss, che dà consigli organizzativi e sanitari alle case di riposo. Il passaggio in più che si vuole fare, in accordo con Upipa, è prevedere due strutture, l’Apsp di Pergine e quella di Nomi, con la sede di Volano, dove saranno ospitati gli anziani delle case di riposo positivi al Covid. In questo modo si vuole tutelare il più possibile gli ospiti delle case di riposo, ha spiegato Fugatti, anche sulla base delle sollecitazioni che arrivano dalla parte scientifica dell’azienda sanitaria. Il presidente ha ricordato inoltre che si sta lavorando alla distribuzione delle mascherine sul territorio. Oggi, ha aggiunto, si è tenuto un incontro con gli amministratori dell’Alto Garda per parlare delle problematiche del territorio.
Con il comandante della polizia municipale di Trento Lino Giacomoni si è fatto il punto sui controlli. In città si controllano più di 300 persone al giorno. Il direttore generale dell’Apss Paolo Bordon ha annunciato la ripartenza degli interventi chirurgici che non richiedono rianimazione (non le urgenze salva vita che erano già garantite) presso l’ospedale di Cles e il Santa Chiara di Trento.