Coronavirus: i contagiati arrivano a 719, oggi 128 in più
Nuovo accorato appello del presidente Fugatti: “Rispettate le regole”
Coronavirus: i contagiati arrivano a 719, oggi 128 in più
In Trentino si registrano oggi 128 contagi da Coronavirus in più rispetto a ieri, che portano il totale a 719 e purtroppo un nuovo decesso, l’ottavo dall’inizio della pandemia, quello di un signore del 1927, che era ospite della RSA di Bleggio Superiore. Questi i dati emersi nel corso del consueto aggiornamento sull’emergenza tenuto nel pomeriggio dal presidente della Provincia, Maurizio Fugatti e dall’assessore alla salute, Stefania Segnana, insieme alla task force provinciale che sta coordinando tutte le misure messe in campo per affrontare il virus. Va detto che delle 719 persone considerate positive sono 463 quelle che hanno effettuato un tampone, le altre 256 hanno avuto contatti con le persone risultate positive e presentano dei sintomi, ma non si sono sottoposte al tampone. “391 – ha ricordato l’assessore Segnana – sono le persone curate a domicilio, di cui 134 nelle RSA, 139 sono ricoverate nei reparti di malattie infettive, 22 in terapia intensiva, 12, due in più rispetto a ieri, le persone guarite. L’assessore Segnana ha voluto ringraziare quanti lavorano nel settore del trasporto di materiale farmaceutico e di generi alimentari. “Grazie al loro prezioso lavoro – ha detto – possiamo continuare a garantire beni e servizi di prima necessità”.
In apertura di conferenza stampa il presidente Fugatti ha voluto mostrare un reportage realizzato da Rete 4 sulla drammatica situazione che si registra all’Ospedale di Treviglio, nel bergamasco. “Quanto avviene a 200 km da noi – ha spiegato Fugatti – deve far capire ai trentini l’importanza di rispettare le regole. Da noi la situazione non è così grave, ma dobbiamo tenere alta l’attenzione. Molti trentini stanno rispondendo bene – ha detto – ma purtroppo c’è chi ancora non ha capito come ci si deve comportare. Non bisogna portare i bambini nei parchi o andare a fare la spesa tre volte al giorno o praticare sport all’aria aperta. Siamo pronti ad inasprire le misure restrittive – ha chiarito il presidente – se questi comportamenti non cesseranno”.
Fugatti ha poi annunciato che il ragazzo minorenne, colpito dal virus, ricoverato ieri in condizioni critiche sta meglio e che tutte le catene di supermercati del Trentino hanno accolto l’invito della Giunta a tenere chiuso nella giornata di domenica. Infine il presidente ha confermato che le strutture sanitarie trentine accoglieranno due pazienti provenienti da Bergamo, un uomo e una donna.
Il direttore dell’integrazione socio sanitaria dell’APSS, Enrico Nava, ha fatto il punto sulla situazione nelle RSA, evidenziando un nuovo focolaio in quella di Dro, con 21 casi registrati. Stabile invece la situazione nelle case di riposo, Eremo e Villa Regina di Arco.
Il direttore dell’Azienda sanitaria, Paolo Bordon ha fatto il punto sulla situazione dei posti letto negli ospedali. “Ad oggi siamo a 175, quindi 37 in più di ieri, ricordo che ne abbiamo a disposizione 316. Il problema è che il decorso della malattia è piuttosto lungo e complicato, ma siamo ancora abbastanza tranquilli”. Bordon ha poi spiegato che saranno potenziati i laboratori di analisi, con nuove strumentazioni, stante il crescente numero di tamponi richiesto. Inoltre è stata inviata una mail a tutti gli studenti della Scuola di Medicina Generale di Trento, per chiederne la disponibilità a lavorare presso gli ospedali del Trentino, come previsto dall’ultimo decreto governativo nazionale.
Il dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali, Giancarlo Ruscitti ha infine evidenziato come l’attuale aumento dei casi fosse previsto dai modelli matematici. Ha poi annunciato la chiusura totale dei centri per anziani diurni che erano rimasti aperti solo per alcuni casi particolari e l’ulteriore riduzione delle prestazioni nei centri per disabili. “Stiamo allestendo – ha detto infine Ruscitti – un ospedale da campo a Marco di Rovereto, per la gestione dei casi di bassa e media intensità”.