Cresce la preoccupazione tra i rifugisti trentini. Apriranno quest’estate?
Cresce la preoccupazione tra i rifugisti trentini e di tutto l’arco alpino. Oltre alle difficoltà e alle incertezze relative alla ripartenza del turismo e delle attività connesse (hotel, bar, ristoranti, servizi vari, musei, impianti a fune, ecc.), per le strutture in quota, in particolare per quelle tipicamente alpine, il problema del rispetto delle norme anti-Covid rischia di rendere impossibile anche una parziale apertura per la prossima stagione estiva.
Infatti, per i rifugi alpini, quelli raggiungibili a piedi dopo lunghe camminate, che presentano spazi ridotti e camere con più letti a castello e prive di servizi privati, garantire il distanziamento, la continua sanificazione degli ambienti e il minor contatto sociale risulta molto difficile. E allora, se la situazione non dovesse risolversi nei prossimi mesi? Alcune soluzioni, oltre alla chiusura totale, potrebbero essere la fornitura di un servizio essenziale, soprattutto di sicurezza e soccorso per gli escursionisti, senza l’onere dell’affitto, o un servizio limitato a pochi avventori (solo su prenotazione) con allungamento della stagione in autunno, oppure, approfittare dello stop per anticipare lavori previsti su due stagioni. E questo potrebbe essere il caso del rifugio Brentei, di cui la Provincia di Trento ha recentemente approvato il restyling con un finanziamento a fondo perduto di un milione e 844 mila euro (80% della spesa; il restante 20% sarà a carico della sezione monzese del Cai, proprietaria del rifugio). Il cronoprogramma prevedeva due anni di lavori a partire dal prossimo maggio, con parziale apertura del rifugio. Ma, vista la situazione relativa all’epidemia, forse sarebbe il caso di concentrare i lavori quest’anno.
Diversa invece la prospettiva per i rifugi a bassa quota e raggiungibili in automobile o bici. Per questi, l’apertura e la somministrazione di bevande e pasti potrebbe risultare decisamente più facile (moltissimi, tra l’altro, dispongono di ampi spazi all’aperto).