Da Cremona a Campiglio: città e montagna si incontrano
Il torrone di Cremona vola sulle Dolomiti con lo chef stellato Santin
Da Cremona a Madonna di Campiglio: città e montagna si incontrano
a 2000 metri di quota e Santin prepara il suo “Cremona”
Il fascino di una città d’arte e le suggestioni montane delle cime del Brenta: sono Cremona e Madonna di Campiglio le due protagoniste dell’incontro che il 10 agosto, nell’ambito del Festival campigliano Mistero dei Monti, mette a confronto due rappresentanti eccellenti di città e montagna. Si tratta dello chef stellato Maurizio Santin e di Noris Cunaccia, esperta di erbe aromatiche e di vegetazione montana. A moderare la conferenza la giornalista e scrittrice Roberta Schira, tra le più prestigiose firme della critica gastronomica italiana e non solo.
A partire dalle 17.30 lo storico salone Hofer, che ospitò la principessa Sissi, sarà il teatro di “Da Cremona a Madonna”, un incontro di mondi differenti che si confrontano nella loro complementarietà, tra tradizioni antiche, sapori e profumi del territorio, modi di vivere gli spazi e la natura intrecciando cibo e cultura.
A rappresentare la città è l’estro creativo dello stellato Maurizio Santin. Tra gli ambasciatori più blasonati dell’eccellenza italiana nel mondo, Santin è un volto noto e amato anche dal pubblico televisivo dove abitualmente è ospite di svariati programmi legati al cibo di qualità, oltre che docente e punto di riferimento per la pasticceria italiana, dopo una prestigiosa formazione con alcune delle più importanti personalità della cucina stellata internazionale in Francia.
A fare da contraltare per la montagna è invece Noris Cunaccia, la “signora della montagna”, che Roberta Schira definisce“raccoglitrice nomade di erbe spontanee”. Cunaccia dedica la maggior parte della sua vita ai doni della montagna, dove si muove pazientemente per scovare le erbe più profumate, le fragranze naturali più adatte ad arricchire la sua officina botanica in barattoli di vetro, muovendosi tra i muschi e le resine degli alberi. Proprio una di quelle resine, il mugolio, estratta dal pino mugo, sarà la “dote” che Cunaccia porterà all’incontro, come estratto dolce adatto ad accompagnare la frutta secca e il miele del torrone.
Terminato l’incontro, intorno alle 19, si sale in quota. L’intero parterre di ospiti e visitatori si sposterà allo Chalet Fiat, a 2000 metri di altezza, dove il “torrazzo” di Cremona lascia spazio ai torrioni dolomitici che fanno da corona all’antico pascolo dello Spinale. Qui sarà il momento della cena, con un menù che ancora una volta rende omaggio al confronto tra città e montagna, tra gnocchi di ricotta all’ortica e selvaggina. Il momento del dessert è affidato a Santin, che propone il suo “Cremona”, dolce a base di torrone, amaretto e zucca, già realizzato in omaggio alla città lombarda per Vergani, la storica azienda produttrice di torrone artigianale, partner dell’evento. Per finire la serata in bellezza, le luci artificiali caleranno per lasciare spazio allo spettacolo naturale delle stelle, protagoniste assolute nella notte di San Lorenzo.
“Da Cremona a Madonna”, nel calendario di Mistero dei Monti, è solo uno degli eventi che anticipano la Festa del Torrone di Cremona, quest’anno in programma il 24 e 25 ottobre per l’anteprima e dal 21 al 29 novembre.