Da domani aperte le iscrizioni al CUP per le persone disabili con L.104 in condizione di gravità
Dalle 23 di domani saranno aperte anche le prenotazioni al Cup on line per le persone disabili in condizioni di gravità (Legge 104 in condizione di gravità permanente o temporanea). Un percorso importante che si apre in favore di una categoria che lo attendava da tempo.
“Vaccinarsi è fondamentale. – ha ricordato invece Marco Ioppi, presidente dell’Ordine dei Medici del Trentino – Oltre 100 medici giovani e meno giovani di ogni specialità hanno risposto al nostro appello e si sono resi disponibili per la campagna. C’è un progetto efficace dell’Azienda sanitaria per il loro impiego nei centri vaccinali, secondo le loro preferenze e necessità. A fronte di ciò, abbiamo riscontri importanti nei vari distretti del Trentino. Il più in sofferenza in questo momento è quello del Primiero ma siamo certi che troveremo medici anche per quella zona. I cittadini devono comprendere che la vaccinazione è l’unico strumento che abbiamo non solo per preservare la nostra salute ma soprattutto perché per suo tramite possiamo lentamente tornare ad una vita normale”.
Ioppi ha anche ricordato che oggi gli ospedali sono oberati dalla cura dei pazienti Covid e questo mette in difficoltà l’assistenza alle altre categorie di pazienti. Far calare i pazienti affetti da Coronavirus, quindi, significa anche liberare energie e posti nelle terapie intensive che possono essere destinati a persone che presentano altre problematiche, spesso molto serie.
Per quanto riguarda il trattamento con gli anticorpi monoclonali, il dirigente generale del Dipartimento Salute e Prevenzione della Provincia Giancarlo Ruscitti ha ricordato che può essere utilizzato solo per una particolare categoria di pazienti, e può essere effettuato solo in ospedale, sotto controllo medico. “Siamo pronti a partire – ha aggiunto – ma c’era bisogno di una fase preparatoria preventiva, anche perché il farmaco ha un utilizzo molto complesso”.
La terapia con il plasma, invece, che è stata a sua volta sperimentata, non viene ritenuta al momento, da parte della comunità internazionale, una terapia di prima scelta, e utilizzabile su larga scala.