Da Pinzolo al Sud Africa, il cuore della “Targa d’argento” non ha confini
PINZOLO – Nel nome della solidarietà alpina, Pinzolo diventa luogo d’incontro internazionale per chi, sulle montagne del mondo, mette a rischio la propria vita per salvare quella degli altri. Ci riesce, in questa lodevole impresa, grazie alla “Targa d’argento – Premio di Solidarietà alpina” ideata nel 1972 da Angiolino Binelli e giunta, nella giornata di oggi, alla sua 52esima edizione, approdando in Sud Africa.
Il Comitato, ora presieduto da Giuseppe Ciaghi, ha quest’anno assegnato la “Targa d’argento” al Mountain Club of South Africa (Mcsa) “che fa e promuove la cultura della montagna da oltre un secolo con interventi di soccorso, accompagnamento e formazione alpinistica, e con una puntuale, meritoria, impagabile attività di tutela dell’ambiente e delle sue creature”.
Presente da alcuni giorni in Val Rendena con una delegazione di dieci componenti, il “Club alpino” del Sud Africa, con sede centrale a Città del Capo, ha ricevuto il riconoscimento nel corso della cerimonia tenutasi a mezzogiorno presso il Paladolomiti a Pinzolo. Ciaghi ha consegnato la targa al presidente del Mcsa Paul Cartensen affiancato dal responsabile delle squadre di Soccorso alpino Steve Cooke.
Il Mountain Club of South Africa è un’associazione di volontariato molto antica che si occupa non solo di soccorso in montagna, ma anche di salvaguardia della natura, educazione ambientale e di gestione degli accessi.
Durante la cerimonia, con la presenza di numerose autorità civili e militari, il Coro Presanella, gli Alpini, il Soccorso alpino Adamello Brenta, i premiati delle passate edizioni, le delegazioni nazionali e internazionali, i familiari di chi ha ricevuto, negli anni passati, la medaglia d’oro alla memoria, più volte è stata ricordata la figura di Angiolino Binelli, che continua, con la sua eredità morale e di impegno per il prossimo, ad ispirare il “Premio di solidarietà alpina”.
Anche all’alpinista Ermanno Salvaterra, tragicamente scomparso sul Campanile Alto lo scorso agosto, è stato dedicato un momento della cerimonia con la consegna da parte del Comune di Pinzolo alle sorelle Laura e Flavia Salvaterra di un riconoscimento alla memoria.
“Il Comune di Pinzolo – ha detto il sindaco Michele Cereghini – è profondamente legato al Premio, fin dalla sua nascita. Uno degli aspetti più belli da sottolineare è come il lavoro e l’impegno del Comitato organizzatore portino ad allacciare rapporti di amicizia in uno scenario mondiale e che continuano nel tempo. La “Targa d’argento” non premia un risultato alpinistico o agonistico, ma la solidarietà e il volontariato”.
Giuseppe Ciaghi, ricordando Luciano Imperadori, per tanti anni “narratore” del Premio, e citando Angiolino Binelli, ha invece ribadito che “la vita umana non ha prezzo e che chi salva una persona mettendo a rischio la propria vita deve essere riconosciuto. La solidarietà è universale e in montagna siamo tutti uguali. Pinzolo ha dimostrato e dimostra di essere esempio di solidarietà. Lo ha fatto con la nascita non solo del Premio, ma anche nel 1952 con la fondazione della prima stazione italiana del soccorso alpino, nel 1992 con il convegno sulla montagna-terapia e in numerose altre occasioni. Vogliamo diventare un centro che sensibilizza sul tema della pace con noi stessi e nel mondo”.
Il presidente Paul Cartensen: “Le montagne hanno chiamato ed eccoci qui. Ricevere questo Premio, che un anno fa era solo un sogno, è un onore. E’ un Premio per tutti i volontari, altruisti e instancabili, le quadre di accesso, gli educatori, gli istruttori, le squadre di conservazione e soccorso del Sud Africa. Dall’Africa siamo arrivati qui e all’Africa torneremo portando il messaggio di Angiolino Binelli con noi. Ora avete un nuovo appoggio dalla nuova famiglia in Africa”.
IL MOUNTAIN CLUB DEL SUD AFRICA
Il Mcsa è un club federale fondato a Città del Capo nel 1891 costituito da 15 Sezioni autonome diffuse in tutto il territorio dell’Africa meridionale, che operano a livello di volontariato con diversi obiettivi. La sua attività consiste nell’organizzare e facilitare l’alpinismo, nel tutelare l’accesso alle montagne e alle aree montane, nell’avviare e sostenere azioni volte a proteggere la bellezza naturale e il carattere selvaggio delle montagne gestendone con efficacia la conservazione, nel promuovere la sicurezza e la formazione degli alpinisti, nel fornire servizi di ricerca e soccorso e nell’incentivare lo studio delle montagne e dei loro ambienti, la conservazione del patrimonio storico e dei siti archeologici su di essi e la diffusione di informazioni su montagne e alpinismo. Riassumere quanto l’Mcsa ha realizzato in oltre cento anni di storia con interventi di soccorso e spedizioni alpinistiche sulle montagne di tutto il mondo è quasi impossibile, tante, tanto diverse e spesso tanto impegnative sono state. Basti pensare che anche lo scorso anno ha effettuato più di 250 operazioni di soccorso soltanto in Sud Africa e che nel 1970 volò persino in Perù con una squadra di medici e di alpinisti ad aiutare le popolazioni colpite da un tremendo terremoto.