De profundis per il laghetto di Campiglio
C’era una volta uno splendido laghetto ghiacciato, vanto della nostra località. Ricordo poco delle gare di pattinaggio velocità che molti anni fa diedero lustro a Campiglio, grazie al suo velocissimo anello sempre perfettamente ghiacciato. Il mio pensiero va invece con nostalgia al luogo dove noi bimbetti abbiamo infilato i primi pattini, affiancati dal mitico maestro Bruno Ballin, che ha “allevato” centinaia di piccoli pattinatori. Forse nessuna di noi è diventata Carolina Kostner, ma i ricordi di pomeriggi o serate passate a pattinare con gli amici, a volte sotto le stelle, a volte sotto fitte nevicate, sono impressi indelebilmente nel nostro cuore.
Con il passare del tempo, poi, la superficie a disposizione si è ridotta alla classica “piastra” di misure standard, contornata miseramente da detriti e mucchi di neve che danno al lago un’aria di desolato abbandono, ma pur sempre meglio di niente.
Fino ad oggi: ecco le immagini al Ponte dell’Immacolata. In alternativa allo sci (con neve che scarseggiava…) Campiglio offriva questo: una bella nuotata, in mancanza di una piscina funzionante, si poteva fare nel nostro laghetto. Colmo fino all’orlo (per non parlare della pericolosità di un bacino non protetto, “apparentemente” ghiacciato) con le balaustre già montate tristemente affioranti in superficie, a servizio, così dicono, della Società Funivie.
Passate altre due settimane, con temperature che hanno toccato i –15 gradi, ecco la situazione: lago pieno a metà, lastroni di ghiaccio frantumato sulle balaustre e niente di pronto per i turisti in arrivo.
Credo che si sia toccato il fondo. Turisti, residenti, personale alberghiero chiedono inutilmente notizie del lago ghiacciato. Nulla. Perfino Riva del Garda si è dotata di pista di pattinaggio temporanea. Mi consola il pensiero che l’anno prossimo (a tempo record…)avremo un fantastico stadio dello slalom da otto milioni di euro, ennesima cattedrale nel deserto, bello solo sulla carta (quanti operai comunali serviranno per sgomberare la neve da tutte quelle scalinate??)
Credo che dopo il 19 dicembre 2012 intoneremo un altro de profundis.
Campigliana avvilita.