Diego Binelli candidato presidente della Lega Nord Trentino
Diego Binelli candidato presidente della comunità delle Giudicarie della Lega Nord Trentino
Il candidato Presidente della Lega alle prossime elezioni della Comunità delle Giudicarie rende pubbliche alcune motivazioni che lo hanno spinto a candidare, e chiarisce quali sono le posizioni del suo partito in merito alla neonata Comunità. Nella serata di presentazione della sua candidatura in quel di Roncone molti gli spunti emersi.
Comuntà delle Giudicarie, cosa ne pensi?
Partiamo dal fatto che riteniamo, come partito, che le Comunità di Valli siano un inutile ente intermedio tra la provincia ed i cittadini, in quanto le competenze ad esso assegnate o da assegnare potevano essere benissimo gestite o dagli uffici periferici della provincia oppure direttamente dai Comuni, magari anche tramite dei consorzi tra quelli più piccoli. Tuttavia prendiamo atto della volontà dell’amministrazione provinciale che ha fortemente voluto le comunità di valle e ci prepariamo per queste elezioni del 24 ottobre 2010.
Quale ruolo avrà la Lega nella Comunità?
Sicuramente avrà il compito di vigilare, sia che vinciamo sia che perdiamo, sul corretto impiego del denaro dei nostri concittadini per evitare quegli sprechi che enti così mastodontici porteranno.
Quali sono le cose fondamentali da fare nella neonata Comunità?
Vorremmo che i cittadini delle Giudicarie si trovassero in una situazione di poter fruire dei benefici che le comunità potranno loro dare (ad esempio contributi prima casa e assistenza ai disabili) favorendoli rispetto a coloro che nelle Giudicarie non ci sono nati ma ci sono da poco (meno di dieci anni) perchè riteniamo corretto che i servizi costruiti con i soldi dei cittadini nel corso dei decenni passati dovranno essere a favore di chi li ha pagati prima di coloro che sono arrivati da poco. Il motto è: le Giudicarie ai giudicariesi! In campo urbanistico attueremo le iniziative necessarie per far si che i Comuni non siano svuotati delle loro funzioni, mediante il mantenimento delle commissioni edilizie comunali e lasciando loro la competenza primaria di gestione del territorio in ambito di sviluppo urbanistico. Un piano della comunità di valle dovrà pertanto dare solo delle generiche indicazione sulle infrastrutture e sul territorio in generale, senza entrare nello specifico delle scelte puntuali che dovranno rimanere in capo ai Comuni. Si dovrà inoltre dare attuazione ad una effettiva sburocratizzazione dell’apparato pubblico, perchè tutti ne parlano ma invece, nei fatti, ogni anno i cittadini si trovano ad avere un carico di “scartoffie” sempre maggiore, in tutti gli ambiti.
Come vede gli altri schieramenti che si stanno formando?
Non entro nel merito degli altri schieramenti, guardo in “casa mia” e cerchero’ di portare avanti i nostri ideali, che sono come sempre legati al popolo (che per noi è sovrano, come quando ci fu il referendum per la comunità della Rendena). Purtroppo spesso chi tanto si richiama alla costituzione italiana poi si dimentica che in Italia il popolo dovrebbe essere sovrano, ma a volte come abbiamo, visto il sovrano è solo uno: Dellai!