DJ FABO AZIENDA SANITARIA GIUNTA PROVINCIALE TRENTINA

di Alessandro Giacomini

In allegato una interessante delibera di Giunta…

Ma se DJ Fabo fosse stato Trentino anche lui sarebbe, a sua insaputa, il principale  attore del noto romanzo di Dino Buzzati, ” il deserto dei Tartari ” : nella vana speranza di una futura gloria civile, consumarono la propria vita nell’attesa della grande occasione. 
La grande occasione , nella piena consapevolezza , di decidere e predisporre le proprie volontà tramite le disposizioni anticipate di trattamento sanitario, il cosiddetto testamento biologico. 
Nonostante la delibera di Giunta, promossa dall’associazione Laici Trentini per i diritti civili  ma vetusta di ben quattro anni, la quale  ha dato mandato all’azienda provinciale per i servizi sanitari, il 7 settembre 2013 , di predisporre entro nove mesi ” le modalità di raccolta e registrazione in apposita banca dati delle dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario relative alla volontà di sottoporsi a trattamento sanitario in caso di malattia o lesione cerebrale che cagioni una perdita di conoscenza ” , la stessa azienda sanitaria ad oggi si è resa clamorosamente latitante. 
Chiedo a tale azienda che cosa possa essere accaduto di così tanto spiacevole per avere una così scarsa considerazione di noi Trentini ed in particolare di quelle persone che convivono con gravi malattie.
Una ancor più scarsa considerazione dello stesso suo personale medico che senza questo civile strumento non potrà migliorare la relazione tra operatori sanitari e pazienti attraverso una sinergia terapeutica basata sull’informazione, il consenso e il rispetto reciproco. 
Una scarsa considerazione della stessa Giunta Provinciale e dell’attuale governatore Ugo Rossi che, con coraggio è stato il relatore di tale delibera, una legge di assoluto spessore civile, almeno che nei sotterfugi della politica sia stato egli stesso a bloccare l’iter.
Una scarsa considerazione della Costituzione, dove gli articoli 2 – 13 e 32 tutelano e promuovono i diritti fondamentali dell’uomo e stabiliscono che la libertà personale è inviolabile e che nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario. 
Se appunto DJ Fabo fosse stato un Trentino non sarebbe stato un comportamento incivile quello degli esponenti della Giunta Provinciale Trentina che dopo una delibera pre elezioni provinciali , è sempre bene ricordarlo, non hanno messo in atto tali direttive ? 

E se allora il mio ” mi vergogno di essere Trentino ” non ha forse il carattere di una giusta riconoscenza ad una regione incivile ?

Perché  l’accanimento ad una sofferenza è disprezzare la vita.