Doccia fredda per le località sciistiche: a rischio l’apertura degli impianti a Natale
Conte e Speranza sono per il no. Gualtieri e Franceschini aperti al dialogo. Alcuni governatori stanno tendando una mediazione.
Nella serata di ieri, fonti governative hanno lasciato filtrare che si sta lavorando “ad una iniziativa europea, per prevenire le consuete vacanze sulla neve, che attirando appassionati degli sport sciistici e dei soggiorni in montagna farebbero il paio con le vacanze spensierate, con serate in discoteca, della scorsa estate”.
E’ a rischio concreto l’apertura degli impianti di risalita, anche per le Regioni “gialle”. E questo, a quanto pare, almeno fino alla fine del 2020. Un piano duro per tentare di contrastare la seconda ondata e prevenire tutto il territorio per una possibile terza ondata. Gli uomini di Conte dicono: “Non è il momento di allentare. La strategia che abbiamo adottato sta funzionando. Lo dimostrano i dati che ormai si manifestano sempre con maggiore chiarezza”. Ma dicono anche che non è il momento di cantare vittoria, perché il virus circolerà anche nei prossimi mesi. Il sistema della colorazione delle regioni in varie fasce, fanno sapere, ha funzionato bene e sta dando i risultati sperati, ma non è il momento di allentare la stretta.
Insomma, l’obiettivo è favorire i consumi (forse prolungando l’orario dei negozi fino alle 22 e riaprendo i centri commerciali nel fine settimana). Dicono che non sarà negato il rituale scambio dei doni a parenti ed amici.