Dolomiti di Brenta- La polvere rossa del Sahara accelera lo scioglimento della neve in quota
Grazie alle elevate temperature degli ultimi giorni, si sta sciogliendo rapidamente la neve in quota, specie nei tratti soleggiati. Il rapido scioglimento dello strato bianco più superficiale ha esposto ai raggi solari la neve rossastra caduta durante l’inverno (specialmente in marzo), con la conseguenza di accelerare lo scioglimento. Il pulviscolo sahariano diminuisce infatti l’effetto albedo, che permette alla neve di non assorbire la radiazione solare e di rifletterla. Il colore rossastro è ben visibile nella immagine della webcam del Grostè (ore 16.30 di oggi 20 giugno 2024).
Parliamo di polvere e non di sabbia, perché quest’ultima è troppo pesante e grossolana per essere trasportata fino alle medie quote troposferiche dai moti verticali e dai venti. Le particelle più minute, al contrario, se inserite in un flusso abbastanza intenso riescono a vincere la forza di gravità e possono percorrere migliaia di chilometri prima di depositarsi sulle Alpi.
Proprio in questi giorni hanno aperto, non senza difficoltà, tutti i rifugi sul Brenta. I sentieri che portano ai rifugio si possono percorrere senza grossi problemi (muniti ovviamente di scarpe idonee). Più difficoltoso è invece percorrere i sentieri in quota a causa dei forti accumuli di neve specie lungo i canaloni.
Ricordiamo che le due telecabine del Grostè hanno aperto oggi e che i due impianti da Pinzolo al Doss del Sabion saranno aperti da sabato 22 giugno.