Don Ivan Maffeis sul degrado etico in TV
Le dichiarazioni di Don Ivan Maffeis, sottosegretario della CEI, apparse sul Corriere della Sera sull’sms con una bestemmia apparsa in sovrimpressione durante la trasmissione Rai di Capodanno.
“Esiste un degrado etico che innanzitutto squalifica chi ne è autore. E che poi, purtroppo, in un’epoca digitale come la nostra, dove i mezzi di comunicazione si intrecciano, finisce con il ‘contaminare’ contesti e formati che hanno tutt’altro fine e obiettivo”, attacca don Maffeis. “Sicuramente la piattaforma digitale offre enormi possibilità di comunicazione, ma accanto a tante potenzialità di espressione ci si accorge da una parte che c’è un aumento di lavoro, dall’altra un’accelerazione dei tempi che spesso rende difficile la verifica, o il controllo – sottolinea -. E questo è un fatto oggettivo, che constato anche nel mio lavoro”.
Secondo la Cei “la nostra televisione pubblica ha due facce: ci sono professionisti eccezionali, animati da grande passione, pronti al cambiamento, preparati e nel contempo dei format che sono arrivati al capolinea, spesso volgari, con polemiche costruite ad arte, piazze televisive dove tutti possono vomitare di tutto. E dove dunque la polemica e l’errore sono non solo dietro l’angolo, ma quasi, ineluttabilmente, cercati. Mentre la Rai dovrebbe recuperare un ruolo di alta qualità, come è stato nel dopoguerra, quando contribuì all’alfabetizzazione del Paese”.
Don Ivan Maffei è nato a Pinzolo 52 anni fa >>>