Elicottero atterrato al Grostè: imprenditore bresciano multato di 2.000 euro

di CampanediPinzolo.it

Elicottero atterrato al Grostè: imprenditore bresciano multato di 2.000 euro

La notizia è apparsa su numerosi giornali ed è stata rilanciata dalle televisioni: si tratta dell’elicottero che un imprenditore bresciano ha “parcheggiato” in cima al Grostè prima di mettersi a sciare.

L’intervento dei Carabinieri è stato immediato: dopo aver constatato la regolare licenza di volo e l’assicurazione del velivolo, gli agenti hanno comunque elevato una sanzione amministrativa di 2.000 euro.

L’elicottero privato – un Robinson dal valore di alcune centinaia di migliaia di euro – era pilotato dallo stesso imprenditore, un 65enne originario della Valle Sabbia. Durante il controllo, l’uomo ha dichiarato di aver raggiunto le piste in quota per risparmiare tempo, a causa dei numerosi impegni lavorativi.

Ricordiamo che, dal 1996, “è vietato su tutto il territorio provinciale di Trento, a quote superiori ai 1.600 metri s.l.m., il decollo, l’atterraggio e il sorvolo a quote inferiori ai 300 metri dal suolo (limite che sale a 500 metri all’interno dei parchi naturali)”, salvo deroghe per motivi di interesse pubblico o per il trasporto di materiali da lavoro, ecc.

Per quanto riguarda i parchi e le riserve naturali, il divieto è ancora più risalente, essendo previsto dalla Legge Provinciale del 24 giugno 1985.

L’articolo 3, comma 1, della Legge Provinciale 12 agosto 1996, n. 5 – firmata all’epoca dal consigliere Mauro Bondi – stabilisce:

  • “Per la violazione delle disposizioni di questa legge si applica una sanzione amministrativa da 1.000 a 6.000 euro.”

Un’ultima informazione: il proprietario e pilota è noto per la sua passione per gli elicotteri. Nel 2020 è stato coinvolto in un grave incidente mentre pilotava un velivolo in Valle d’Aosta. L’elicottero precipitò durante il rientro, dopo una giornata trascorsa sulle piste di Cervinia. Nell’incidente morì l’amico che era con lui, mentre il pilota riportò diverse fratture. Secondo la Procura di Aosta, quella sera non sussistevano le condizioni minime per un volo in sicurezza. Nel 2023 è arrivata la condanna a otto mesi di reclusione, con pena sospesa.