Festa per il 50° dell’Avis Alta Rendena
L’Avis Alta Rendena ha festeggiato il mezzo secolo dalla fondazione con due intense giornate, sabato e domenica. I donatori guidati dalla presidente Francesca Trombini hanno coinvolto la comunità partendo dai bambini e ragazzi. Sabato è stata infatti apertura dell’esposizione allestita al piano terra del PalaDolomiti a Pinzolo. Numerosi i disegni, cartelloni, poesie e racconti realizzati dagli studenti dell’Istituto Comprensivo Val Rendena. Nel corso dell’anno scolastico precedente i volontari erano stati nelle classi. Tema del concorso è stato: “Chi dona il sangue dona la Vita”. Con tanta fantasia e creatività hanno espresso i valori testimoniati dai donatori. La sera di sabato si è tenuta la festa al Palazzetto dello Sport per i giovani, animata dai Dj Fabio P. ed Henry e dalla The Blues Jeans Band con musica per tutti i gusti e di tanti generi.
“Pensiamo a quanti volontari hanno donato dal 1963, quanti ammalati sono stati aiutati” ha fatto presente la presidente dell’Avis Trentino Adriana Faccini, intervenendo domenica mattina all’incontro tenutosi al PalaDolomiti: “oggi i donatori di Avis Alta Rendena sono 461, coloro che attendo l’idoneità 38. Sono 414 le donazioni da inizio anno. Il sistema funziona ma alcuni aspetti vanno migliorati dall’Azienda Sanitaria per ottimizzare la disponibilità dei donatori e favorire l’ingresso dei giovani”. Luciano Imperadori introducendo gli interventi ha sottolineato “Avis Trentino è preso a modello a livello internazionale e ad esempio ha contribuito a far nascere Avas in Argentina”.
Luigi Olivieri, assessore della Comunità di Valle: “faremo presente in Provincia le istanze qui emerse. Queste nozze d’oro dell’Associazione ricordano quanto questo volontariato valorizzi e dia ulteriore senso alla vita”. La presidente Francesca Trombini, in carica dal 2009, ha ricordato e ringraziato i presidenti che si sono susseguiti: Remo Formaioni, Carmelo Binelli, Lamberto Friggeri e, presenti in sala, Brunetto Binelli e Bruno Monfredini. “Importante è non solo donare il sangue ma trasmettere la cultura del dono” ha affermato riprendendo le parole di don Benito Paoli che alle 10 ha celebrato la messa nella Chiesa parrocchiale alla presenza degli avisini. “Sono benvenuti nuovi e giovani volontari per garantire il necessario ricambio generazionale”. Partecipata anche la sfilata per le vie del paese accompagnati dalla Banda comunale di Ragoli. Il sindaco di Pinzolo William Bonomi, portando il saluto della comunità dei paesi dell’Alta Val Rendena, rappresentata dai primi cittadini, ha ripreso uno slogan coniato dai ragazzi “il sangue salva la vita” e sottolineato gli aspetti che caratterizzano questo volontariato: “generosità, umiltà, anonimato”. Un grazie è stato espresso ai fondatori: Teresa Maturi, Pio Bruti, Angiolino Binelli e Giacomo Viviani che emozionati sono stati chimati sul palco. Numerose le delegazioni Avis giunte dalla provincia per unirsi in questa gioiosa giornata. A tutti loro ed al personale del Centro trasfusionale di Tione, in dono una trisa per la polenta, simbolo della Val Rendena. La festa è proseguita con il pranzo al Ristorante Pra Rodont con la consegna dei riconoscimenti ai donatori. Nella provincia di Trento Avis raccoglie circa l’85% del sangue donato, coprendo tutto il territorio.