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Fugatti su M49: ‘Catturarlo è un dovere, nel nome della sicurezza dei cittadini’
"Non si tratta di voler fare strappi, ma di prendere atto che la situazione è ormai insostenibile e che garantire la sicurezza di allevatori e cittadini in genere è un dovere primario, dal quale non ci si può sottrarre".
Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, interviene nuovamente sulla questione M49, l’orso responsabile di una serie di predazioni ed incursioni nelle valli Giudicarie – ultimo episodio, la notte scorsa, con tentativo di entrare nel caseificio di una malga –
la cui cattura è stata decisa dalla Giunta provinciale nell’ultima seduta.
Rispondendo alle ultime dichiarazioni del ministro Costa, Fugatti precisa che "Non abbiamo preso questa decisione con leggerezza, visto che da mesi e ripetutamente abbiamo segnalato la gravità della situazione allo stesso ministro, oltre che all’Ispra, chiedendo anche l’intervento del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza dopo esserci fatti carico delle preoccupazioni dei sindaci e dell’esasperazione di chi in montagna ci lavora."
Fugatti ricorda inoltre che tra le responsabilità in capo ad un presidente di una Provincia autonoma c’è anche quella della sicurezza pubblica.
"Abbiamo fatto tutto quello che si doveva fare – conclude Fugatti – seguendo il protocollo Pacobace e lavorando assieme a tutti i livelli istituzionali, con costanza, serietà e pazienza. Ma adesso non possiamo più aspettare. L’articolo 52 dello Statuto di Autonomia Speciale della Regione Trentino Alto Adige Südtirol pone in capo al Presidente della Provincia i poteri in materia di sicurezza. Noi siamo una Provincia autonoma e le prerogative della Autonomia intendiamo esercitarle. I nostri cittadini devono poter continuare ad avere fiducia nelle istituzioni e nella loro capacità di affrontare i problemi e risolverli concretamente. Nell’interesse di quel delicato equilibrio su cui poggia la convivenza fra uomini e grandi predatori".
"Di conseguenza – conclude il governatore – non ci fermeremo qui. Anzi, abbiamo anche informato il Ministro, con una comunicazione ufficiale, che oggi il numero di orsi in Trentino è eccessivo rispetto al numero sostenibile dal
nostro territorio. Anche su questo fronte auspichiamo un intervento del Ministro competente."