Funivie Campiglio-Folgarida-Pinzolo: confido nel sindaco Cereghini
Sono passati 30 anni e la situazione si è totalmente capovolta. Infatti, proprio nel 1986, le Funivie Folgarida-Marilleva arrivarono a un passo dal controllo della SocietÁ Funivie Campiglio. Fu proprio Vittorio Fossati Bellani, presidente e protagonista dello sviluppo impiantistico di Madonna di Campiglio dal 1959 al 1986, a cedere alla vicina societÁ concorrente il suo consistente pacchetto azionario. Ai tempi la mossa di Fossati creò molto scalpore e preoccupazione tra gli operatori campigliani, che si sentirono traditi dal vecchio patron (vedere >>>), e fu solo grazie al patto di sindacato tra gli altri soci che si bloccò la scalata societaria. E nel patto entrò anche il Comune di Pinzolo, azionista minore ma comunque decisivo.
Poi sappiamo tutti com’è andata: all’inizio del terzo millennio, la Folgarida-Marilleva si avventurò in sciagurate speculazioni edilizie all”™aeroporto di Venezia che provocarono perdite per decine di milioni di euro (anzi, ai tempi, si parlava di 135 milioni, vedere >>>). Nel 2009, attraverso una complessa operazione finanziaria che vide coinvolti a vario titolo, Trentino Sviluppo, banche locali e nazionali, amministrazioni comunali, si riuscì a scongiurare il fallimento. Anche allora, le Funivie Campiglio si mostrarono interessate, ma prevalse l’interesse solandro contro la paventata occupazione rendenera.
Dopo sette anni, il Fallimento Aeroterminal Venezia è giunto al termine e il 31 ottobre 2016 verrÁ messo all”™asta il 68,99% delle azioni di Valli di Sole Pejo e Rabbi, la holding che controlla il 51% di Funivie Folgarida. La societÁ , a quanto si legge è stata risanata, e ha chiuso il bilancio al 30 aprile 2015 con ricavi per 24,6 milioni, in crescita, e un utile netto di 2,3 milioni. I risultati della stagione invernale 2015-2016 si annunciano ulteriormente positivi. La societÁ sembrerebbe in salute, anche se le difficoltÁ finanziarie degli ultimi 10-12 anni, hanno di fatto arrestato l’ammodernamento degli impianti di risalita e dei cannoni sparaneve. Nei prossimi anni saranno pertanto necessari investimenti molto consistenti, con un aumento degli ammortamenti che condizionerÁ il bilancio. E anche la localitÁ Marilleva sembra attraversare un difficile momento (Marilleva 1400, degrado totale vedere >>>).
L’ingegner Sergio Collini, giÁ presidente di Emmeci Group Spa (che vede, tra i soci, il Comune di Pinzolo), la holding finanziaria che detiene la maggioranza del capitale azionario di Funivie Campiglio, e dal 2014 presidente della societÁ impiantistica campigliana, ha manifestato interesse per l’acquisizione della Folgarida-Marilleva, parlando di un grande progetto di sviluppo industriale. E il presidente della Provincia Ugo Rossi, solandro doc, ha giÁ dichiarato “apertis verbis” che lo conforterebbe l”™idea di un acquirente rappresentato da un gruppo imprenditoriale trentino, solido, con il know how adeguato.
L’operazione è strategica per l’intera Skiarea Campiglio, e non solo per la Val di Sole. Mi auguro che il ruolo del Comune di Pinzolo rimanga centrale, per evitare uno strabismo delle Funivie Campiglio che, fino a prova contraria, operano in gran parte su territori comunali della Rendena. E confido molto nel positivo decisionismo dimostrato in questo primo anno di amministrazione dal nostro sindaco. Che sappia usarlo nel momento in cui Funivie Campiglio deciderÁ di presentare l”™offerta per Folgarida, riportando a quel tavolo il problema di Funivie Pinzolo. Infatti, come Cereghini ha recentemente affermato in un’intervista concessa al quotidiano Trentino, “Il grande progetto di sviluppo industriale di cui parla Collini sarÁ veramente tale se si creerÁ un”™unica societÁ da Folgarida a Pinzolo”. E poi, se le origini hanno ancora un valore, non è di Pinzolo anche il presidente delle Funivie Campiglio?