Giovenche bier fest….senza toro!
Gentile Marco,
mi rivolgo a Lei e al Suo sito Campane di Pinzolo, che leggo sempre con molto interesse per la ricchezza e la varietà dei contenuti trattati.
Da anni trascorro le mie vacanze in Val Rendena, apprezzando in particolar modo tra le varie manifestazioni la settimana dedicata alle “Giovenche di Razza Rendena”, un evento a me particolarmente caro che, oltre a valorizzare il prezioso lavoro di allevatori e produttori locali, mi riporta indietro nel tempo ai ricordi della mia infanzia in campagna.
Conoscendo la Sua attenzione e la Sua sensibilità per tutto ciò che accade sul vostro bel territorio, mi permetto di scrivere queste poche righe per chiederLe di farsi portavoce presso chi di dovere di quanto accaduto venerdì 29 agosto u.s. in occasione della serata dedicata alla “Festa della birra”.
Senza nulla togliere al nutrito programma dell’intera manifestazione, sempre apprezzatissimo, penso serva ancora un piccolo sforzo per fare in modo che le tante persone che con entusiasmo vi partecipano ne restino pienamente soddisfatte.
Dico questo perché, purtroppo, quel venerdì sera con un gruppo di amici mi sono recata al capannone con l’intenzione (e soprattutto l’aspettativa) di mangiare la carne di toro bio, ma non ne ho avuto la possibilità. Il tempo di attesa decisamente troppo lungo (più di un’ora e mezza di fila!), non so se legato a problemi di carattere organizzativo oppure ad uno sfortunato imprevisto, ci ha infatti costretti a malincuore a rinunciare alla tanto attesa cena, scoprendo poi casualmente che a pochi chilometri di distanza, a Spiazzo Rendena per l’esattezza, all’interno di un tendone altrettanto affollato, vi era una simile proposta gastronomica dove, dopo soli dieci minuti, abbiamo potuto mangiare una deliziosa e abbondante porzione di toro.
Con tutto l’impegno e gli sforzi profusi per organizzare una così bella settimana, è un vero peccato che le cose siano andate in questo modo, anche perché molta altra gente come noi ha dovuto abbandonare la festa per andare a mangiare altrove, non avendo voglia di ripiegare su un panino e, soprattutto, non facendovi più ritorno.
La ringrazio in anticipo per lo spazio che mi vorrà dedicare.
Maria Rosa Garbetti