Giudicarie, nasce il centro di ricerca per le pompe di calore innovative
Ok all’accordo negoziale proposto da Spinelli. Quasi 30 assunzioni in 4 anni e benefici all’indotto
Una spinta all’innovazione in Trentino grazie ad un’iniziativa che potrà avere ricadute positive, oltre che in termini di ricerca e sviluppo, anche per l’occupazione e l’indotto locale. È quanto prevede l’accordo negoziale sottoscritto dalla Provincia autonoma di Trento con i privati per la creazione di un centro di ricerca nel Trentino orientale che si occuperà della realizzazione di pompe di calore innovative. Il contributo provinciale ammonta a 1 milione 512.096,90 euro: a stabilirlo è l’accordo siglato tra l’Amministrazione, le società Innova Engineering srl e Innova srl, le organizzazioni sindacali e approvato dalla Giunta provinciale tramite la delibera proposta dall’assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli. “Il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca e sviluppo – così Spinelli – rappresentano un obiettivo per tutto il Trentino, nei grandi centri come in tutto il territorio. Questa importante intesa siglata pone le basi per una crescita in particolare nell’area delle Giudicarie. Sono altresì importanti i benefici in termini di assunzioni e di opportunità per i fornitori locali che potranno derivare dal progetto”.
Nel dettaglio, l’accordo è stato sottoscritto con la società Innova srl, con sede a Storo, e con Innova Engineering srl: quest’ultima è la società controllante del centro di ricerca Innova Engineering srl che sarà operativo a Tione di Trento.
Il centro di ricerca aveva presentato istanza di agevolazione, soggetta a procedura negoziale ai sensi della legge provinciale 6 del 1999, per la realizzazione di un progetto di ricerca avente ad oggetto la realizzazione di innovative pompe di calore. Tale progetto inizierà il 1 ottobre 2021.
A fronte del contributo provinciale, sia il centro di ricerca Innova Engineering srl che la società controllante Innova srl si impegnano a far crescere gradualmente i livelli occupazioni passando dalle complessive 60 Unità di lavoro nel 2021 a 86 Ula nel 2025. Le società si impegnano inoltre a formare giovani tramite lo strumento dell’alternanza scuola-lavoro e ad acquistare beni e servizi da fornitori locali per un totale di 11 milioni di euro nel periodo 2021-2025.
Nell’accordo sono infine dettagliate le modalità di verifica e le eventuali revoche per il mancato rispetto degli impegni.