I “Mestieri di Mirko su Rai 2” – Sabato 27 agosto alle 9.50 la storia degli spaccapietre di Carisolo
I “Mestieri di Mirko”, fortunata serie condotta da Mirko Matteucci su RaiPlay arriva su Rai 2, domani sabato 27 agosto alle 9.50 del mattino.
La prima puntata del viaggio alla scoperta dei mestieri che hanno reso l’Italia il paese della grande tradizione artigianale, riconosciuta in tutto il mondo, sarà dedicata alla Val Rendena con protagonisti i tagliapietre di Carisolo. Il reportage, pubblicato alla fine dello scorso dicembre su RaiPlay, è stato registrato ad ottobre 2021 insieme ad altre due puntate, una sull’allevamento con fattoria “Antica Rendena” e la famiglia Cosi di Giustino, l’altra sulla gestione del bosco e il taglio degli alberi con l’esperto boscaiolo Gianluca Gregori e la collaborazione del Corpo forestale della Provincia autonoma di Trento e dell’Ufficio distrettuale forestale di Tione di Trento.
La realizzazione della puntata sui tagliapietre in visione domani su Rai 2 è stata resa possibile grazie alla partecipazione degli scalpellini Pietro Panteghini e Claudio Bonapace, a Pedretti Graniti e alla Pro loco di Carisolo con il coordinamento dell’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio.
La produzione Rai, tuttora visibile in tutte le puntate su RaiPlay, si propone come “un’occasione per capire in che modo i lavori si siano rinnovati adattandosi ai nostri tempi e quale direzione si prospetta per il futuro”. Il tutto con la conduzione di Mirko Matteucci, nato tassista e diventato poi conduttore televisivo con una straordinaria capacità di ascoltare e capire gli altri e calarsi nella realtà del quotidiano.
Domani Mirko Matteucci si cimenterà nella lavorazione della tonalite, imparando un mestiere antico quanto faticoso. Nonostante l’irrefrenabile voglia di scappare, il conduttore imparerà un mestiere che racconta molto del territorio e dell’ambiente nel quale è calato.
“Ogni regione – afferma Mirko Matteucci – ha le sue peculiarità di tradizioni, usi e costumi che costituiscono un patrimonio unico dove la diversità è un sinonimo di ricchezza. La presenza in Trentino è stata un’esperienza unica, ti entra nel cuore per le sue bellezze naturalistiche, ma anche, anzi principalmente, per le persone che ho incontrato”.