Il 16 maggio era la giornata della Luce
Negli anni scorsi si celebrava chiedendo di spegnere la luce e non usare gli elettrodomestici per un’ora, così si credeva, nell’ immaginario collettivo,di far bene alla terra e nel frattempo si riducevano i consumi di energia elettrica. Per me ora è mutato non solo il concetto di risparmio energetico, anche dovuto alle diverse fonti di approvvigionamento cosiddetto green di illuminazione e di consumo energetico.
In città tutto è acceso, illuminato, lucente, mentre in Val Rendena, quando passi di sera, al buio, gli occhi non sono riempiti da troppa luce, ma al contrario, si possono ammirare le case “abbarbicate” sul monte che dall’interno diffondono la propria luce domestica.
Questo accade a Caderzone, dove passeggiando per le strade del paese, rimango colpita nel vedere il legno dei tetti delle mansarde, o a Spiazzo la Chiesa illuminata con faretti degna di una scena cinematografica.
Una sera mi è capitato di transitare per Bocenago e scendere verso la strada che conduce a Pinzolo e devo dire che ho fatto un po’ di fatica a guidare in quanto non era molto illuminato, ma devo dire che piano piano mi sono goduta il percorso al buio.
Al buio tutto è diverso, specialmente in Val Rendena.
Viva la montagna sempre!