Il meccanismo truffaldino di assegnazione dell’otto per mille
Ogni anno, in occasione della dichiarazione dei redditi, il contribuente italiano può effettuare una scelta in merito alla destinazione dell’8 per mille del gettito IRPEF. Quasi sempre, la stragrande maggioranza dei contribuenti non prende una decisione, senza essere al corrente del significato di tale scelta.
Toccherebbe allo Stato italiano informare la cittadinanza. Ma lo Stato non lo fa, benché sia addirittura parte in causa.
I laici Trentini per i diritti civili hanno quindi deciso di autofinanziarsi pubblicizzando sui mezzi pubblici ( autobus ) di Trento una campagna informativa sul meccanismo dell’otto x mille ( dal 24 aprile al 10 maggio: vedi foto in allegato ).
Lo scopo della campagna è quello di informare il cittadino circa il sistema con cui vengono assegnati questi fondi che secondo noi privilegia la chiesa cattolica.
Il contribuente può indicare a chi devolvere la sua quota dell’8 per mille dell’IRPEF. Quello che non molti sanno è che chi non dà alcuna indicazione vede la sua quota versata ai soggetti ammessi, ed elencati in fondo al modulo di dichiarazione dei redditi, in modo proporzionale alle preferenze che altri (e non lui) hanno espresso. In altre parole, chi non ha indicato alcuna scelta, vede la sua quota devoluta a soggetti per i quali può anche provare la massima repulsione o diffidenza. E’ questo uno dei tanti imbrogli italiani, consumato ai danni di milioni di persone alle quali viene negata una corretta informazione su cosa si fa dei loro quattrini.
E’ avvenuto così che negli ultimi anni la chiesa cattolica, pur avendo ottenuto indicazioni corrispondenti a circa il 30% del totale, sia riuscita ad accaparrarsi quasi il 90% dell’ammontare totale dell’8 per mille dell’IRPEF (circa 1 miliardo di euro, invece di circa 300 milioni di euro che le spetterebbero effettivamente).
A tal fine è stata ed è ulteriormente aiutata dalla del tutto inesistente opera di divulgazione e propaganda che lo Stato italiano ha fatto e fa in favore della propria quota dell’8 per mille.
Significativo è l’episodio del 1996 quando l’allora ministro Livia Turco propose di destinare i fondi di competenza statale all’infanzia svantaggiata, sensibilizzando la finalità sulle reti rai : il “cassiere” della Conferenza Episcopale Italiana Nicora reagì duramente, sostenendo che «lo Stato non deve fare concorrenza scorretta nei confronti della Chiesa».
Il meccanismo deve essere basato sulla volontarietà, ma la ripartizione delle scelte inespresse vìola, di fatto, questo principio; perché è un finanziamento a fondo perso a favore di confessioni religiose che si dovrebbero autofinanziare.
I laici Trentini per i diritti civili propongono di adottare il meccanismo tedesco, per il quale solo i fedeli che desiderano esplicitamente appartenere a una confessione religiosa sono tassati per sovvenzionarla.
Fino a quando non verranno introdotte significative modifiche al meccanismo truffaldino di assegnazione dell’ otto per mille, il nostro invito ai cittadini che hanno a cuore la laicità delle istituzioni, è quello di informarsi su tale sistema.
( per maggiori informazioni, contattare il segretario dei laici Trentini per i diritti civili : Alessandro Giacomini cell. 320 93 26 607 )