Il possibile avvio della stagione dello sci è stato rinviato almeno al 15 febbraio
Nel corso della conferenza stampa di ieri sera, il presidente Fugatti ha informato che sono stati cambiati i parametri di riferimento COVID a livello nazionale, per i timori legati alla possibile terza ondata che sta già interessando alcuni Paesi europei. Il Governo centrale comunicherà i dati relativi alle singole Regioni e Provincie autonome nella giornata di oggi. Fugatti ha prospettato la possibilità che il Trentino passi in zona arancione, a causa dell’indice RT sopra l’1. Per quanto riguarda lo sci, essendo stato deciso il divieto di spostamento anche tra Regioni gialle fino al 15 febbraio, l’avvio della stagione sciistica sembra in forte dubbio. Per quanto riguarda la possibilità di aprire gli impianti per i soli residenti, ovviamente nelle zone gialle, bisogna vedere se il nuovo DPCM lo prevederà. E quindi? La stagione invernale, anche una piccola parte, sembra ormai a forte rischio. Che fare allora? Per quanto riguarda gli impianti da sci non vedo particolari problemi, anche per un’apertura di un mese mentre più complesso il discorso delle strutture alberghiere, specie di quelle che necessitano di molto personale, a volte non locale. In ogni caso credo sia indispensabile pensare già alla stagione estiva, magari pensando ad un anticipo e allungamento almeno fino a tutto settembre dell’apertura dell’intera zona, puntando su eventi sportivi e culturali realizzabili anche con alcune limitazioni legate alla pandemia. Insomma, destagionalizzare… ma questo è un vecchio discorso…